Leggende da leggere ai bambini – Com’è nato il vischio

Una leggenda natalizia bella come una fiaba, che spiega in modo poetico com’è nato il vischio, la pianta con cui per tradizione addobbiamo le nostre case in questo periodo. Perfetta da leggere ai bambini durante le feste di Natale.

Tanto tempo fa, in un paese lontano, viveva un mercante. Era anziano e aveva passato la vita ad accumulare denaro, e ormai il denaro era diventato la sua ragione di vita. Viveva da solo, lontano da tutti, e non aveva nessun amico.
La notte spesso non riusciva a dormire e rimuginava tra sé, pensando alle sue ricchezze e a come accrescerle.

Una di quelle notti gli capitò di affacciarsi alla finestra. Era una fredda notte d’inverno e la luna splendeva. Nel buio vide tante ombre che si muovevano non lontano da casa sua. Erano persone che camminavano, ma quasi correvano, nella stessa direzione, come se si affrettassero verso qualcosa. Era un movimento pieno di gioia: tutti parlavano, si abbracciavano…
L’uomo uscì di casa. E mentre era lì, sulla soglia, sentì che quelle persone lo chiamavano, lo invitavano a unirsi a loro: – Vieni, fratello! Che aspetti? Unisciti a noi!
Il mercante rimase stupefatto. “Fratello? A me? Io non ho fratelli! E non ho neanche amici! Io sono un mercante e per me esiste solo chi vende e chi compra…” pensava.

Ma i richiami continuavano. Così il mercante, incuriosito, decise di unirsi al gruppo. Si avvicinò e tutti lo accolsero con segni di amicizia, come un compagno ritrovato. Cominciò a camminare al loro fianco, e intanto si interrogava sulla sua vita: come gli sembrava priva di senso, ora che sentiva il calore dell’amicizia!

Il gruppo giunse così davanti alla grotta di Betlemme. Lì, gli avevano spiegato, era nato un bambino divino, venuto a salvare il mondo.
Le persone con cui era arrivato entravano una a una nella grotta per rendere omaggio al bimbo. Ognuno, anche il più povero, aveva portato un dono. Solo lui, che era ricco, era a mani vuote. Così,  quando fu davanti al bambino, si inginocchiò e  cominciò a piangere dicendo: – Signore, ho trattato male i miei fratelli. Perdonami!

Le sue lacrime di pentimento si trasformarono in perle lucenti che si posarono sulle foglioline di una pianta che cresceva davanti alla grotta. Era nato il vischio.

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