La leggenda del girasole

Era estate e i campi si erano vestiti a festa, con tanti fiori meravigliosi, di ogni colore. Tra tutti, però, ce n’era uno brutto e insignificante, con delle foglie ispide e una corolla priva di colore. Nessuno degli splendidi fiori del prato voleva stargli vicino perché temevano che, accanto a un fiore così brutto, sarebbero sembrati meno belli. Perciò tutti lo fuggivano e lo prendevano in giro.

Il povero fiore soffriva in silenzio, ogni giorno più triste. La sua unica consolazione era guardare il Sole, che amava e ammirava. E il Sole, commosso, un giorno volle premiarlo: rivolse i suoi raggi verso quell’umile fiore, in modo che alcuni rimanessero impigliati tra i suoi petali, creando un’aureola d’oro.

Allora il fiore si protese verso il Sole, superando in altezza tutti i suoi compagni, quasi volesse avvicinarsi all’astro luminoso. E il Sole gli disse: – Da ora in poi tu porterai il mio nome e sarai il mio amico prediletto. E tutti ti ameranno: con i tuoi petali gli uomini tingeranno le stoffe; dai tuoi semi ricaveranno un olio per cucinare, mentre gli uccelli se ne ciberanno.
Così nacque il girasole.

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