A Cala Gonone, l’Acquario della Sardegna
Affascina già prima di entrarci, con la sua struttura architettonica affacciata sullo splendido golfo di Orosei e perfettamente integrata nella macchia mediterranea della Sardegna grazie all’impiego di materiali naturali come i marmi di Orosei ed il granito sardo. Stiamo parlando dell’Acquario di Cala Gonone, nato su un progetto
dell’architetto statunitense Peter Chermayeff rivisto e adattato all’unicità dell’ambiente naturale in cui sorge dall’architetto sardo Sebastiano Gaias.
Una volta dentro, impossibile non essere conquistati dall’incontro con un mondo marino splendido e misterioso, in un percorso espositivo che permette di immergersi dalla riva agli habitat privi di luce delle profondità marine, passando attraverso le coste rocciose dove si infrangono le onde e il mare aperto, il regno delle meduse e dei grandi dentici.
Il percorso espositivo dell’Acquario si articola in 25 vasche, in grandissima parte dedicate al Mar Mediterraneo, con una particolare attenzione agli ecosistemi marini della Sardegna.
Così, vasca dopo vasca, il visitatore vede da vicino i tanti spettacolari abitanti del golfo di Orosei, dalla seppia dalle sue incredibili capacità mimetiche alla murena, con le sue tane buie, ai granchi, al polpo e all’aragosta.
E ogni vasca riserva una sorpresa: da quelle con le meduse alle vasche tropicali, con la loro fantastica ricchezza di forme di vita, ai coralli, gli insoliti pesci ago o i buffi pesce peperoncino…
L’ultima arrivata è la vasca dei pesci pipistrello. Ospita questi singolari pesci tropicali che vivono nelle acque poco profonde delle scogliere coralline dell’Indopacifico e che devono il loro nome alle pinne ampie che ricordano il profilo di un pipistrello. I giovani sono di colore nero e hanno una linea arancione che si estende per tutto il corpo: in questo modo, imitano un verme piatto tossico, un escamotage che consente loro di sfuggire ai predatori.
La vasca più spettacolare è però quella che rappresenta un ambiente di mare aperto con una grande roccia di basalto scura. Una vasca che contiene 350 000 litri di acqua ed ìè organizzata in tre diversi settori, con un dislivello di circa 60 metri. Il primo livello, che ha un’illuminazione naturale, è popolato dai pesci più piccoli, mentre a maggiore profondità si trovano i grandi pesci pelagici come le ricciole ed i palombi.
E, alla fine del percorso, ecco la vasca tattile: un contatto diretto ed emozionante con il dorso vellutato delle razze, in un’esperienza sorprendente per tutti, e che incanta i bambini.
E poi, tutti i venerdì, nei mesi di luglio e agosto, l’acquario resta aperto in notturna, fino alle 24,00 (ultimo ingresso ore 23,00). Un’occasione in più per vositare questa meraviglia della Sardegna.
Informazioni: www.acquariocalagonone.it
Trovi articoli sugli altri Acquari italiani anche a questi link:
In visita all’Acquario di Napoli
Lontre, squali, pinguini… benvenuti all’Acquario di Cattolica!
Alla scoperta del mare nell’Acquario di Livorno
A Genova, alla scoperta del mondo marino