Una nonna racconta…
Come nasce e come cresce l’amore per i nipotini; e, insomma, come si diventa pienamente ‘nonni’: una nonna ci racconta la sua esperienza.
Come accade con tutte le esperienze e tutte le fasi della vita, ognuno vive la “nonnità” a suo modo e ha la sua storia da raccontare. Storie bellissime, di vite che si intrecciano e si arricchiscono, e che hanno tutte, come elemento comune, l’amore.
Marina Palmieri, una giovanissima nonna di uno splendido maschietto di un anno e mezzo, ci racconta la sua.
“Non potrei stare più di qualche giorno lontana da lui, e ora capisco finalmente le mie amiche diventate nonne prima di me. Prima di diventare a mia volta nonna non era così. Ricordo che qualche anno fa siamo andati in vacanza al mare con una coppia di amici, già nonni. Io non riuscivo a capacitarmi che la mia amica, dopo appena pochi giorni, cominciasse a soffrire di nostalgia per la nipotina e le dicevo: ‘Ma dai, la vedi tutto l’anno, abita vicino a te, ora riposati e goditi la vacanza!’. Ora invece la capisco, eccome!”
“Ma non è sempre stato così. All’inizio, quando ho saputo che sarei diventata nonna, ero contenta, certo, ma mi sembrava quasi irreale. Lui c’era, certo, ma… ancora non c’era, era per me ancora ‘astratto’. Insomma, ero ancora più mamma che nonna,”
“Naturalmente quando è nato è cambiato tutto. Ma direi che anche questo è stato un cambiamento graduale. Certo, quando è nato ho avuto un’emozione fortissima, come non avrei pensato. Ma è stata, come dire, un’emozione per lui, ma anche, se non soprattutto, per mia figlia. Poi giorno per giorno tutto è cambiato, e sono diventata davvero ‘nonna’… e ho perso la testa per questo nipotino.”
“Quello che mi stupisce di più, in me, è la pazienza che ho scoperto di avere. Da mamma, sono stata severa, sgridavo mia figlia. Ora, se sento piangere mio nipote (io e mia figlia abitiamo in due case adiacenti) devo farmi forza per non correre a vedere cosa succede, e qualche volta non ce la faccio e salgo da lei con una scusa qualsiasi. E lei mi prende un po’ in giro…”
“Un’altra cosa bellissima, per me, del diventare nonna è che nello stesso anno di Samuele sono nati anche i nipotini di due mie carissime amiche: è bello poter condividere così, con loro, questa bellissima esperienza: è come poter percorrere insieme un tratto di strada, condividendo cose che, da ‘mamme’, non avremmo forse capito.”
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