Nonni alla prova: arriva un nuovo nipotino!

Ecco una testimonianza “in presa diretta”: Paola e Piero, due nonni di Asti, 73 anni lui, 70 lei, ci raccontano la loro esperienza di nonni in prima linea, da qualche mese di due nipotini. Paola e Piero ci parlano dei loro sentimenti contrastanti, in particolare all’annuncio dell’arrivo della seconda.  E voi in che modo avete vissuto l’arrivo di un nuovo nipotino? Raccontatelo a NoiNonni.it ([email protected])!

“Quando, otto anni fa, nostra figlia ci ha annunciato che saremmo diventati nonni, abbiamo sentito la felicità esploderci dentro. Una felicità immensa. Noi eravamo pronti: eravamo in pensione già da qualche anno, avevamo già tarato la nostra vita su ritmi diversi, ma eravamo ancora abbastanza giovani e pronti a gettarci in questa nuova, entusiasmante avventura.
“Ed è stata un’esperienza bellissima, anche se piuttosto faticosa. Nostra figlia lavora in un paese vicino ad Asti, dove abitiamo, e ogni giorno all’orario lavorativo, già intenso, deve aggiungere almeno un’ora e mezza per gli spostamenti. Risultato: lei ci porta Mattia alle 7,30 di mattina, prima di andare al lavoro, e ce lo lascia fino alle 19,00. E noi siamo ‘in servizio’ tutto il giorno. Spesso, quando era più piccolo, Mattia ci arrivava ancora in pigiama, un po’ insonnolito, e noi dovevamo vestirlo, lavarlo, dargli la colazione… e così via, fino a sera. E poi, con Giulia che fa orari così pesanti, succedeva spesso (e succede ancora) che lei ci porti qualche camicia da stirare, oppure che si fermi poi la sera, a cena, insieme a suo marito. Bellissimo, è vero, ma anche impegnativo. Le cose, naturalmente, sono via via migliorate con il passare del tempo: la scuola dell’infanzia prima, e ora la scuola primaria hanno permesso a me e a Paola di ricominciare a ritagliarci qualche spazio.

“Perciò un anno fa, quando Giulia ci ha annunciato di aspettare un nuovo bimbo, abbiamo reagito con un certo sgomento. ‘Mamma mia, ora che ricominciavamo appena ad avere un po’ di tempo per noi, si riparte!’ è stato il nostro primo pensiero. Sì, anche perché nel frattempo gli anni sono passati, abbiamo qualche acciacco in più e abbiamo anche paura di avere meno energie per far fronte alle esigenze della nuova nipotina.
I mesi della gravidanza di Giulia però sono serviti anche a noi per tararci, almeno psicologicamente, su questa nuova svolta della nostra vita, e ora che Margherita è qui siamo al colmo della gioia. Tra qualche mese nostra figlia riprenderà a lavorare, e noi siamo pronti a prendere il nostro posto accanto a questa piccina, che è una vera felicità. Non che ora non siamo impegnati: Mattia, come prevedibile è gelosissimo, e noi dobbiamo fare di tutto per fargli sentire che il nostro cuore è abbastanza grande per entrambi, e che la nascita della sorellina non gli sottrarrà neanche un briciolo dell’affetto nostro e de suoi genitori”.

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