I bilanci di fine anno… con uno sguardo ai bambini
Ancora una volta, il mondo chiude un anno all’insegna della guerra. Di una guerra che sembra avvicinarsi sempre più a noi, a infiammare le rive del Mediterraneo, il mare che fin dal tempo dell’antica Roma noi italiani consideriamo “mare nostro”. E che colpisce proprio la terra dove è nato quel Gesù di cui celebriamo la venuta, e dal cui insegnamento scaturisce gran parte dei valori etici che permeano la nostra civiltà, e in cui ci riconosciamo.
Una fine dell’anno dolorosa, dunque, se appena alziamo lo sguardo dalla nostra realtà, difficile certo ma non paragonabile alle tragedie che stanno vivendo persone che vivono in territori che, in questo piccolo mondo reso ancora più piccolo dalla globalizzazione, sono a pochi passi da noi. Eppure… eppure è festa, per noi, per i nostri nipoti. Ed è giusto festeggiare, aprire il cuore alla gioia, perché proprio in loro, nello sguardo aperto e fiducioso con cui i bambini guardano al futuro, nella loro attesa piena di aspettative, si rinnova la meraviglia della nascita, del rinnovamento, della speranza: il vero messaggio del Natale.
Perciò festeggiamolo, questo Natale; festeggiamolo con loro, con i più piccoli. E certo, facciamoli felici con i doni, con le luci, con gli addobbi, con l’allegria delle grandi riunioni familiari. Ma raccontiamo loro anche che cosa festeggiamo; spieghiamo che basterebbe il messaggio di fratellanza universale, quello che è venuto a trasmetterci Gesù, a farci superare le divisioni non solo tra gli individui, ma anche tra i popoli.
E se questo concetto ci sembra troppo astratto, basta poco a farlo nostro e ad avvicinarlo ai bambini. Basta alzare lo sguardo al cielo e contemplare con loro la luna: l’ho fatto con la piccola E., raccontandole la favola di questa grande lampada accesa in cielo per illuminare la notte di tutti gli uomini, regalando a tutti la stessa magia, ai re nei castelli come a chi ha fame, a noi negli appartamenti delle nostre città come a chi vive nelle capanne… perché siamo tutti qui, tutti in questa piccola Terra, e dobbiamo aiutarci e rispettarci.