L’attesa del Natale
Natale, noi nonni lo pensiamo spesso, è ormai un grande business. Comincia sempre prima, nelle vetrine, nelle bancarelle, negli oggetti che cominciano a comparire nei negozi già a ottobre, se non prima. Eppure, come fare a sottrarsi, o almeno a porre un po’ di distanza tra noi e questa grande festa collettiva? Basta uscire di casa, perché gli addobbi e le luminarie ci avvolgano, nelle strade, nei negozi… Indipendentemente dalla fede religiosa, il Natale è una festa che tutti celebriamo, una specie di grande rito sociale.
Di giorno in giorno cresce l’attesa. Noi adulti siamo immersi nei preparativi. E i bambini ci seguono a ruota, vivendo a modo loro quest’eccitazione, questo Natale che entra negli occhi prima che nel cuore, quest’attesa di Babbo Natale che ormai ha sostituito il Gesù Bambino della nostra infanzia…
Ma davvero è questo il Natale che vogliamo? Forse la risposta per molti di noi è no. Certo, bisogna fare festa. Ma potremmo riappropriarci dell’Avvento insieme ai bambini. Un Avvento che non è fatto solo di caselline di un calendario da aprire per cercare un giochino o un dolcetto, ma di piccoli gesti da mettere in pratica insieme, giorno dopo giorno. Per esempio, ritagliandoci ogni giorno un piccolo spazio con loro, solo per loro, in cui riflettere.
Difficile? Ma no: basta davvero poco! Per esempio, basta sedersi con i bambini e chiedere loro che cosa li ha resi felici quel giorno. Potremmo cominciare noi, raccontando una cosa della nostra giornata che ci ha fatto sentire con il cuore leggero, per poi raccogliere le loro confidenze: Natale è sentirci felici.
Poi, insegniamo loro a ringraziare per questi piccoli o grandi momenti di felicità che abbiamo vissuto. E a non sprecare: anche questo è il Natale. Non sprecare significa rispettare gli altri, rispettare l’ambiente, rispettare questa nostra Terra che ci è stata donata. E significa anche donare, condividere, e quindi creare un legame tra le persone che nasce dal cuore.
Natale è anche questo. Godiamocelo con i bambini, guidandoli ad alzare gli occhi e a sognare, seguendo quei valori che sono non solo cristiani, ma proprio di ogni uomo, in questo tempo che è di attesa della nascita di Gesù accanto a una donna, Maria, che, come nella dolcissima immagine che abbiamo scelto per questo post, è prima di tutto una mamma che sogna trepidante la nascita del suo bimbo.