Risponde lo psicologo – Il dito in bocca
Ancora un contributo su un interessante tema di psicologia a misura di bambino che ci arriva dalla dottoressa Manuela Arenella, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza . In questo caso la “nostra” esperta risponde a una mamma preoccupata perché la sua bambina si succhia il dito.
Trovi altri articoli su questo tema ai seguenti link:
Ancora sul dito in bocca
A proposito del dito in bocca
DOMANDA
Fin da piccolissima, mia figlia si è succhiata il dito. Anche allora, quest’abitudine non mi piaceva, perché non è assolutamente bello e inoltre secondo me può essere nocivo anche per i denti. E adesso che la mia bimba ha tre anni ho visto che nessun altro dei suoi compagni d’asilo si succhia il dito, e non lo fanno neppure gli altri bambini in questa fascia di età che conosciamo. Secondo lei come posso toglierle questo vizio? Oppure devo lasciarla fare?
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Dopo lo svezzamento il bambino può sostituire almeno in parte il piacere “orale” soddisfatto dal seno o dal biberon, attraverso l’atto consolatorio del succhiarsi il dito. Alcuni genitori considerano questo un “brutto vizio”. E mettono in atto diversi comportamenti, anche punitivi, per disincentivare il bambino da questa pratica, che alcuni considerano rischiosa anche per la salute dei denti…
Un tempo si spalmava il dito del bimbo con sostanze nauseanti o amare, oppure gli si fasciavano le mani! Oggi non si arriva a tanto, ma c’è ancora chi fa indossare al bambino dei guantini durante il sonno o lo punisce e sgrida se lo sorprende a succhiarsi il dito.
Questo invece è un gesto estremamente naturale e istintivo, che compare già nella vita prenatale (in diverse ecografie si vede il feto che porta il dito alla bocca!), ed è bene sfatare un po’ di false credenze in proposito. In genere i bambini ricorrono a questo gesto come atto consolatorio, in momenti di frustrazione o in momenti regressivi (ad esempio prima di addormentarsi o mentre ascoltano una storia o una canzone), come se fosse un modo per “coccolarsi” e favorire il rilassamento. In questo caso non c’è nessun rischio per il palato, che nei bambini resta molle fino ai sei anni, per cui non c’è pericolo di deformazione. Il rischio per la dentizione si verifica solo quando il bambino succhia in continuazione, per diversi anni, fino all’inizio della scuola primaria, e anche oltre; ciò accade quando il bambino non ha goduto pienamente la fase dell’allattamento e non ha completamente soddisfatto il suo bisogno di gratificazione orale. In questo caso è importante sottolineare comunque che il succhiarsi il dito non è un vizio!
Fino ai tre o quattro anni, se il dito in bocca è un piacere occasionale che il bambino si dà di tanto in tanto, nei momenti difficili della giornata e prima di addormentarsi, non c’è da preoccuparsi: di solito è un comportamento innocuo che tende a sparire da solo.
Se invece questo comportamento continua dopo i cinque anni, allora siamo di fronte a un lieve disagio, e dobbiamo aiutare il bambino a superarlo. Il gesto infatti esprime una fragilità, un senso di inadeguatezza che richiede un lavoro sull’autostima del bambino, per rinforzare il senso di sé. Il dito, come il ciuccio, non va tolto, ma bisogna aiutare il bambino a sentirsi più forte, in modo che sia lui a non averne più bisogno. Sarebbe un po’ come togliere la stampella a chi ha una gamba debole che non riesce a sostenerlo! Prima si riabilita la gamba, la si rende forte, e poi sarà la persona stessa, quando si sentirà sicura, a rinunciare alla stampella. Allo stesso modo, intervenire in modo duro su questo comportamento rischia di aumentare l’ansia e di far emergere diverse paure.
Ci sono alcuni accorgimenti utili per cercare di distogliere il bambino dal succhiarsi il pollice. Si può cominciare cercando di sostituire questo piacere con un palliativo (non si può togliere qualcosa che soddisfa un bisogno urgente del bimbo, senza dargli niente in cambio!): prima di addormentarsi, se è piccolo, gli si può dare una bevanda dolce nel biberon, o se è grande un bicchiere di latte caldo.
È poi fondamentale lavorare sulla sua autostima, favorendo il suo “fare da solo” o proponendo tutte quelle attività manuali che danno al bambino un senso di competenza e di abilità, cercando così di spostare i suoi interessi sulla realtà esterna ed evitando di ripiegarsi su di sé e sul piacere consolatorio del dito in bocca.
È importante che i genitori diano sempre un sostegno positivo alla sua voglia di crescere: è questo il migliore antidoto alla paura!
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino. Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.
Sono la nonna di una bimba di 8 mesi. A 5 mesi ha iniziato a succhiarsi il poliice per addormentarsi e ci è sembrato normale… Però quando ha iniziato con le pappe, a circa 7 mesi, ha iniziato a succhiarsi il pollice tra un cucchiaio e l’altro. La cosa ci è sembrata strana anche perchè è una bimba mangiona che non ha mai rifiutato niente e appena il cucchiaio si avvicina apre la bocca togliendosi il dito, per rimetterlo subito a bocca piena. La cosa sembra strana sia a me, con cui sta metà giornata, che ai suoi genitori… Come dobbiamo comportarci?? È una bimba tranquilla e molto amata e seguita. Può darci qualche consiglio ???GRAZIE
Cara Luciana, giriamo subito la tua domanda alla psicologa.
Intanto tanti vari auguri per la tua nipotina
La redazione di noinonni.it
Cara Luciana,
eccoti la risposta della psicologa. La metteremo anche online, perché mi sembra molto interessante.
Se desideri altri chiarimenti, scrivici!
Buona giornata
la redazione di noinonni.it
Presupposto importante da cui partire per rispondere a questa domanda è sapere che i bambini dell’età in questione sono nella cosiddetta “fase orale”.
In questa fase , per semplificare, l’aspetto fondamentale è la bocca, area attorno alla quale si concentra la suzione, il nutrirsi, innanzitutto, ma anche la relazione con la madre , che stabilisce l’imprinting per poi entrare in relazione col mondo.
Il bambino porta gli oggetti alla bocca per conoscerli, per “assaggiare” il mondo che lo circonda, e allo stesso tempo la bocca è fonte di consolazione, di auto rassicurazione di fronte alle frustrazioni.
Detto questo, non ci stupisce che una bimba di 8 mesi abbia la tendenza a portare tutto alla bocca e, nei momenti di tranquillità o pre – addormentamento, succhiarsi il pollice.
Sicuramente mi verrebbe da chiedere:
1.cosa è successo intorno ai 5 mesi? La mamma ha ripreso a lavorare? E prima come si addormentava?
2. e il ciuccio?? E’ mai stato usato?
3. come è andato l’allattamento?
Il bisogno di gratificazione orale è tanto più forte, quanto più il bambino è piccolo e quanto più ha bisogno di rassicurazioni. Data l’età non demonizzerei il comportamento, proprio perché si è nel pieno della fase orale, ma, a proposito del succhiarsi il dito, allego una risposta scritta in precedenza proprio su questo argomento.
Dopo lo svezzamento il bambino può sostituire almeno in parte il piacere”orale” soddisfatto dal seno o dal biberon,attraverso l’atto consolatorio del succhiarsi il dito.
Alcuni genitori considerano questo un “brutto vizio”. E mettono in atto diversi comportamenti un po’ sadici e punitivi, per disincentivare il bambino da questa pratica, che alcuni considerano rischiosa anche per la salute dei denti…Un tempo si spalmava il dito del bimbo con sostanze nauseanti o amare, oppure gli si fasciavano le mani.
Il succhiarsi il pollice è un gesto estremamente naturale e istintivo, che compare già nella vita prenatale (in diverse ecografie si vede il feto che porta il dito alla bocca!), ed è bene sfatare un po’ di false credenze in proposito.
In genere i bambini ricorrono a questo gesto come atto consolatorio, in momenti di frustrazione o in momenti regressivi (ad esempio prima di addormentarsi o mentre ascoltano una storia o una canzone), come se fosse un modo per “coccolarsi” e favorire il rilassamento.
In questo caso non c’è nessun rischio per il palato, che nei bambini resta molle fino ai sei anni, per cui non c’è rischio di deformazione.
Il rischio per la dentizione si verifica solo quando il bambino succhia in continuazione, per diversi anni, fino all’inizio della scuola Primaria, ed anche oltre; ciò accade quando il bambino non ha goduto pienamente la fase dell’allattamento e non ha completamente soddisfatto il suo bisogno di gratificazione orale.
In questo caso è importante sottolineare comunque che il succhiarsi il dito non è un vizio!
Di solito è un comportamento innocuo che tende a sparire da solo; se invece questo comportamento continua dopo i quattro-cinque anni, allora siamo di fronte ad un lieve disagio, che bisogna aiutare il bambino a superare.
Esprime una fragilità, un senso di inadeguatezza che richiede un lavoro sull’autostima del bambino, sul rinforzare il senso di sé.
Il dito, come il ciuccio, non và tolto, ma bisogna aiutare il bambino a sentirsi più forte, in modo che sia lui a non averne più bisogno. Sarebbe un po’ come togliere la stampella a chi ha una gamba debole che non riesce a sostenerlo! Prima si riabilita la gamba, la si rende forte, e poi sarà la persona stessa, quando si sentirà sicura, a rinunciare alla stampella.
Allo stesso modo, intervenire in modo duro su questo comportamento, rischia di aumentare l’ansia e far emergere diverse paure.
Ci sono alcuni accorgimenti utili per cercare di distogliere il bambino dal succhiarsi il pollice.
Si può cominciare cercando di sostituire questo piacere con un palliativo (non si può togliere qualcosa che soddisfa un bisogno urgente del bimbo, senza dargli niente in cambio!): prima di addormentarsi, se è piccolo, si può dargli una bevanda dolce nel biberon, se è grande un bicchiere di latte caldo.
È poi fondamentale lavorare sulla sua autostima, favorendo il suo “fare da solo” o proponendo tutte quelle attività manuali che danno al bambino un senso di competenza e di abilità, cercando così di spostare i suoi interessi sulla realtà esterna ed evitargli di ripiegarsi su di sé e sul piacere consolatorio del dito in bocca. È importante che i genitori diano sempre un sostegno positivo alla sua voglia di crescere… il migliore antidoto alla paura e alla insicurezza!
Sono la mamma di una bimba di quasi 9 anni, che non si è ancora decisa ad abbandonare il dito in bocca. Abbiamo già rimediato al morso aperto e al palato sfondato con l’ausilio di un’espansore palatale con “griglia integrata” per bloccare il dito. Inutile dire che la griglia è durata meno di 10 giorni e poi si è rotta. Dopo 6 mesi il palato si è allargato come doveva e l’ortodontista le ha tolto l’espansore consigliandomi un consulto e d eventualmente una terapia dal logopedista. la logopedista mi ha detto fin da subito che i rimedi già menzionati servono a poco e che solo la forza di volontà può farle smettere di farlo…facile a dirsi! Ha parlato pacatamente alla bambina dicendole che con la crescita potrà avere dolori alle gambe e soffrire di mal di testa, ma è una cosa più forte di lei. Appena si rilassa, mentre è sul divano davanti alla TV o per addormentarsi, imperterrita si infila il dito in bocca. <Per quanto riguarda il carattere, mi è sempre stato detto fin dall'asilo che è una bambina determinata, curiosa e con molta creatività…certo ha le sue paure da bambina, ma non trovo abbia un'indole insicura ..lei è molto autonoma e indipendente. Sicuramente prova appagamento nel farlo. Vedremo le prossime sedute dalla logopedista, ma per ora non ha nessuna intenzione di smettere e io non posso continuamente riprenderla o rimproverarla.
Ciao Valentina. Certo, è un bel problema. Sicuramente parlare alla bambina serve a poco (e magari la innervosisce, perché si rende conto del problema senza riuscire a risolverlo). È evidente, da quello che ci scrivi,e che il dito in bocca è la sua valvola di sfogo; d’altra parte tutti noi ne abbiamo una, anche se magari meno percepibile (e di cui talvolta noi stessi non ci accorgiamo). Provare a darle qualcosa in mano quando si rilassa, in modo che ossa stropicciarlo/stringerlo eccetera? Ora chiediamo anche alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, ma temo che a distanza sa difficile dare indicazioni concrete. Eventualmente ti facciamo sapere!
Ciao e a presto
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Ciao a tutti,
anch’io ho lo stesso problema di Valentina: mia figlia ha 8 anni e ha questo brutto vizio. Ieri sobno stata dal dentista e a breve proveremo a anche noi con la famosa “griglia”.
Mia figlia mette il dito in bocca da quando aveva 4 mesi e anche lei si rilassa in questo modo…
Il problema e’ diventato lo studio, poiche’ il dito le provoca deconcentrazione, rallentamento nell’apprendimento, perche’ lei non è attenta, vigile ma la sua concentrazione viene limitata da questo continuo rilassarsi con il dito.
Anche lei è una bambina molto sicura di se, che sta bene con gli altri ed è anche leader nel gruppo, pero’ non capisco questo suo continuo bisogno di isolarsi improvvisamente, di doversi coccolare con il dito. Ad oggi, a distanza di 8 anni, non ho capito bene se alla base c’è un problema psicologico o se è semplicemente dovuto al fat6to di provocarsi un piacere.
Sarei molto grata alla psicologa se potesse darci un consiglio, dei suggerimenti, visto che all’età di 8 anni, è diventato un bel problema ed io non so piu’ che cosa fare!!!
Attendo una risposta.
Buona giornata a tutti!!
Ciao a tutti,
Ho 17 e ho anch’io il problema del dito in bocca, non riesco a dormire senza succhiarmi il dito.
Mi potete dare qualche consiglio per toglieremi questo bruttissimo vizio?
Spero che mi aiutiate.
Caro Michele,
grazie mille per la fiducia che ci hai accordato rivolgendoti a noi.
Trasmetteremo volentieri la tua richiesta alla nostra consulente psicologa, anche se temo che la sua risposta, con così pochi elementi, non potrà essere dettagliata.
Come avrai letto negli articoli che lei ha dedicato a questo tema sul nostro sito, in genere questo problema è legato a un bisogno di auto-rassicurazione, anche in persone molto sicure di sé: ognuno di noi ha le sue fragilità, con cui deve imparare a convivere e a tenere a bada. E guai se non le avessimo!
D’altra parte, il gesto di succhiarsi il dito è molto “antico”, e si lega in genere alla fase dello svezzamento, per cui probabilmente è lì che va ricercata la causa.
Se vuoi, potresti rivolgerti direttamente a lei per approfondire il problema (trovi tutti i suoi contatti alla fine di ogni articolo della rubrica “Risponde lo psicologo”), oppure a un altro psicologo. Noi pensiamo che, visto che ormai sei quasi un adulto (e perdonaci quel “quasi”: siamo nonne!), sia utile l’intervento di uno specialista.
In ogni caso trasmetteremo la tua richiesta a Manuela Arenella e ti faremo sapere che cosa ci risponde.
Grazie ancora e tantissimi auguri
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Ciao a tutti io ne ho 27 di anni e ho ancora il vizio del dito. Mi hanno mandato nei vari anni da diversi psicologi e ultimamente per questioni lavorative ho deciso di andare da un ipnotista dato che, anche se non me ne vergogno affatto, mi rendo conto che per chi non mi conosce possa sembrare una cosa molto strana. Poi ho perso il lavoro e ho dovuto terminare le sedute quindi non ho risolto il problema…..anche se non credo potesse servire a molto…non so come fare…..è una sensazione bellissima e mi piace farlo vorrei toglierlo ma poi penso al fatto che non proverò mai più quel gusto e penso che non faccio del male a nessuno ma togliendolo lo faccio a me. So benissimo che questo ragionamento non mi aiuta di certo e quindi non so che fare. So che non potete risolvere il mio problema magari conoscete qualcuno che è riuscito ad uscire da questo tunnel. Grazie mille!
Ciao Nena, e grazie per il tuo commento. Purtroppo a 27 anni è davvero difficile togliersi questa abitudine, soprattutto se non si è assolutamente determinati a farlo. L’importante è che non causi dei problemi ai tuoi denti e alla tua bocca ma, se non è successo nulla quanto eri bambina, probabilmente il pericolo è passato. se sentiamo qualcosa però ti teniamo informata!
Buo pomeriggio
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve! Sono mamma di una bimba de due mesi e dieci giorni, da una settimana lei si succhia il pollice, non ha voluto il ciuccio (ne abbiamo comperati parecchi) e la allatto al seno esclusivamente. Che cosa starà succedendo? Aiuto! Siamo genitori per la prima volta, non sappiamo come agire. Grazie mille!
Cara Liu,
inoltriamo la tua domanda a Manuela Arenella, la psicologa che collabora con il nostro sito. A due mesi però penso che sia ancora presto per allarmarsi. Ti faremo sapere!
Auguri per la tua piccola!
La redazione di noinonni.it
Mio nipotino di 10 anni da neonato ha sempre succhiato il dito pollice. Poi con gli anni ha smesso. Però oggi a 10 anni nei periodi di rilassamento, per esempio guardando la tv ed anche in certi momenti della scuola, ripete il vizietto. Forse sente i periodi di stanchezza.
Caro Giancarlo,
grazie per il tuo commento. È sicuramente come dici, e vedrai che con il tempo il tuo nipotino perderà questa abitudine oppure vi ricorrerà sempre più raramente. L’importante è che non sia qualcosa di continuativo. Poi, ognuno ha il suo modo di scaricare lo stress e la stanchezza.
Tantissimi cari auguri a te e a tutta la tua famiglia
Annalisa Pomilio
Salve, ho una bambina di quasi otto anni e succhia il dito da quando era neonata. Col tempo e con insistenze ha ridotto ma la sera per adormentarsi o di notte mentre dorme lo succhia ancora. Ci prova qualche volta anche quando guarda la tv ma noi insistiamo di toglierlo. Di sicuro dovrà mettere l’apparecchio perchè è evidente che si sono spostati i denti ed il palato è deformato. Di notte spesso digrigna anche i denti. Non ho potuto allattarla perciò è cresciuta col biberon. Come possiamo aiutarla? E’ una bambina vivace e allegra ma chiede sempre la compagnia di qualcuno (in particolare di uno di noi genitori) per svogere qualsiasi attività come per esempio lavarsi i denti etc. Grazie
Cara Ornella,
capiamo la tua preoccupazione, comune a tante altre mamme e nonne.
La nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, si è già soffermata più colte su questo tema, non solo in questo articolo ma anche altrove. In particolare ha risposto alla domanda molto simile alla tua a questo link: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-a-proposito-del-dito-in-bocca/
Da quello che ci scrivi, ci sembra che dovreste “lavorare” un po’ sull’autostima della bimba, che va rafforzata, come scrive Manuela anche in questo articolo. Su noinonni.it trovi diversi articoli che trattano di questo argomento. Ti consigliamo in particolare questo: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/l’autostima-come-aiutare-i-bambini-a-crescere-sicuri-di-se/
Ti facciamo tantissimi cari auguri per la tua piccola
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Ciao a tutti,
ho 24 anni ed ho messo il dito in bocca (stranamente l’indice e non il pollice) da quando m hanno levato il ciuccio fino alla “tenera” età di 22 anni.. L’unico modo per levarmi questo vizio è stato mettere l’apparecchio 2 anni fa.. L’unico problema che mi ha dato il ciucciare il dito per ben 22 anni, è stato l’avere i denti davanti sporgenti..se non avessi messo l’apparecchio non avrei mai smesso, anche perchè ormai era una cosa che facevo senza rendermene conto, che facevo nei momenti di relax e prima di addormentarmi.. non credo ci siano fattori psicologici perchè io stavo bene quando lo facevo, e sto bene ora che non lo faccio più.. solo prima avevo un metodo sicuro per rilassarmi e per prendere sonno.. Quindi mamme, donne e ragazze che lo fate (o che lo fanno i vostri figli) non preoccupatevi 😉
Le mie figlie e mia nipote si sono sempre addormentare ciucciando il pollice, di giorno lo facevano pochissimo, bastava tenerle impegnate con lavoretti o matite, a scuola non si è accorto nessuno ,durante la seconda elementare hanno smesso tranquillamente tutte e tre!
Salve vorrei se possibile l’opinione della psicologa. Sono una felice nonna di una bambina di 4 anni e 4 mesi. La mia amatissima nipote si è sempre gratificata con il dito in bocca, quando è’ stanca e quando si deve addormentare.
Ora mio figlio e mia nuora stanno cercando di farla smettere, ma lei non vuole, Mi sembra che le stiano un po’ troppo addosso, come si dice da noi in Toscana. Vorrebbero che si mettesse il dito in bocca solo la sera, prima di dormire. È una bambina splendida, si lava, si veste, fa di tutto. Forse la vorrebbero anche troppo grande… ma io penso che ogni età’ ha i suoi tempi.
La figlia di mio fratello ha messo il dito in bocca fino a 9 anni, poi ha smesso da sé. È sempre stata una brava bambina a scuola e poi nella vita brava per tutto.
SAluto tutti, siete meravigliosi,vi seguo sempre. Un forte abbraccio da una nonna innamorata della sua unica nipote
Gentile Graziana,
le ho appena risposto in forma privata, all’indirizzo mail che indica, inoltrandole la risposta della nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, al suo quesito.
Tanti cari auguri a lei e alla sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve. Mio figlio tra poche settimane compirà 3 anni. Da qualche settimana ha iniziato a mettere la mano in bocca. All’inizio non ci ho fatto tanto caso ma ultimamente la mette in bocca e la tiene dentro. Stasera quando sono andata a coprirlo l’ho trovato con la fodera di cuscino in bocca; gliel’ho tirata fuori ma subito si è messo la mano. Lui un anno ha lasciato il ciuccio. Non ho mai avuto problemi con lui, ma questa cosa della mano in bocca (oppure mette anche le maniche dei vestiti) mi preoccupa.
Un grande saluto a tutti!
Ciao, senti: io ho 15 anni ed ho questo bruttissimo vizio di succhiarmi il pollice e ho una malformazione dei denti grazie a questo vizio. Il dentista mi ha consigliato l’apparecchio e ora io dovrei togliermi questo vizio. Come posso fare? Rispondetemi al più presto grazie…
Cara Anna (mi pare che ti chiami così),
purtroppo è difficile per una psicologa dare dei consigli così a distanza, senza vederti di persona, ascoltare la tua storia e parlare con te. Il nostro consiglio è quindi quello di rivolgerti a un bravo psicologo della tua zona e valutare con lui che cosa fare.
Tantissimi cari auguri
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera Dottoressa,
succhiare il dito in età adulta, 20anni ,cosa significa? ?
Grazie per averci scritto!
Come puoi immaginare, non è possibile rispondere a questa domanda senza avere altri elementi di valutazione. La psicologia non è una formula matematica (magari!), e il nostro animo, le nostre reazioni, sono molto complesse e richiedono di essere analizzate approfonditamente, con grande competenza e sensibilità.
Comunque aver conservato questa abitudine così a lungo è certo indice di una difficoltà che andrebbe affrontata.
Ti trascrivo, a questo proposito, la risposta che la dottoressa Arenella ha scritto a un’altra ragazza, appena più giovane di te, sullo stesso problema:
Trovo molto bello che una ragazza di 17 anni si faccia certe domande, e abbia il coraggio di ammettere un bisogno così intimo. Sarebbe importante sapere se l’addormentarsi col dito in bocca sia l’unico “segnale” dissonante. Ci sono altri aspetti di inibizione? Ci sono difficoltà nel rapporto con gli altri? Timidezza eccessiva? Difficoltà con i ragazzi? Eccessivo attaccamento alla famiglia? Qualche forma di dipendenza?
Chiedo questo perché se la necessità del dito in bocca persiste in modo così prepotente fino a 17 anni, può essere indice di un bisogno rimasto da colmare, di un vuoto che cerca nutrimento.
Sono diverse le strategie che si possono suggerire, dai liquidi aspri e repellenti da cospargere sulle dita, agli orribili guantini, ma non credo che si otterrebbero risultati duraturi.
Sarebbe, a mio avviso, più utile ed interessante, qualora ci fossero anche altri aspetti di difficoltà, intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta, per comprendere i bisogni che persistono, alla base di questo gesto. Per chi ha la capacità di autosservarsi e la curiosità di conoscersi, un percorso del genere può risultare un viaggio meraviglioso.
Spero che questo possa aiutarti!
Tanti auguri e un saluto cordiale
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve , mia figlia ha 3 anni e mezzo e succhia il dito 24 ore su 24 , da piccola aveva sempre il ciuccio in bocca e l ho tolto in modo graduale fino a buttarlo via a 3 anni, ma quando non c era il ciuccio lei ha sempre avuto il dito. Lei è stata allattata esclusivamente al seno che nn ha più voluto a 16 mesi, io ho continuato ad allattare l’alto gemello x altri 2 mesi. Mia figlia non vuole bevande x dormire e sembra non esserci altro che sostituisca il dito. Premetto che mia figlia ha un carattere dominante è sempre stata sveglia e abile rispetto al gemello e agli altri coetanei. Sono preoccupata perché a causa del dito ha sempre afte in bocca, si ammala spesso e ha il moroso incrociato per cui il prossimo anno dovrà gia mettere l apparecchio. Grazie x l attenzione
Gentile Ilenia,
difficile dare una risposta circostanziata alla sua domanda, senza vedere la bimba.
Possiamo solo rimandarla agli articoli che abbiamo già pubblicato su questo tema, e di cui le scrivo qui sotto i link. Per un’analisi specifica le consigliamo di rivolgersi in prima battuta al suo pediatra, che saprà sicuramente consigliarle la strategia più adatta, che magari può essere quella di rivolgersi a uno psicologo che possa rendersi conto nel concreto dell’eventuale problema.
Eccole i link degli articoli d cui le parlavo:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-il-dito-in-bocca/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-a-proposito-del-dito-in-bocca/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-via-il-dito-in-bocca-ma-quando/
Le faccio tanti auguri per la sua bimba!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve, mi succhio il dito da quando ancora dovevo nascere, da più piccina lo facevo solo quando dovevo dormire, ma ora lo faccio in continuazione, quando mi sento rilassata mi metto il dito in bocca, sapendo che porta dei danni al palato e ai denti, vorrei smettere anche perché a 16 anni non è tanto bello. Un consiglio? Grazie in anticipo
Cara Devonne,
è difficile dare consigli così a distanza, e quando si tratta di un’abitudine ormai tanto consolidata. Il nostro consiglio è quello di rivolgerti a uno specialista che possa aiutarti a capire a quale bisogno risponde succhiare il pollice alla tua età e possa darti consigli concreti su come vincerlo.
Tanti cari auguri!
Annalisa Pomilio
noinonni.it
salve, mi chiamo davide e da poco ho compiuto 23 anni. Ancora oggi dall’eta dei 4 anni mi succhio il pollice. Ammetto che ho avuto un passato molto brutto.
Sono abbastanza grande per spiegare il perchè di questo gesto avendolo vissuto e vivendolo ancora.
Il pollice in bocca è un qualcosa che ci coccola, ci rassicura e ci fa sentire bene; è come se facendo quel gesto il mondo sparisse e tutto ciò che ci circonda non avesse più importanza.
In parole povere quando un bambino non riceve abbastanza attenzoni o viene abbandonato in qualche modo il cervelllo fa in modo che si arrangi da solo.
Ammetto che mi vergogno molto.
e che oltre a succhiarmi il pollice dormo anche con una copertina tipo quella di Snoopy.
Mi piacerebbe trovare un metodo per togliere questo vizio, ma probabilmente crescendo uno comprende il perchè e accetta la sua piccola coccola
Salve, ho 18 anni e mi succhio il dito da quando mia madre era incinta di me; anche quando ha partorito sono uscita con il dito in bocca. Da piccola non ho mai usato ciucci, lo mettevo in continuazione, per rilassarmi, per addormentarmi, quando piangevo. I miei genitori hanno provato in tutti i modi possibili dovtogliermi questa abitudine, ma non ci sono riusciti. Quando ho incominciato a crescere mi vergognavo e non lo mettevo davanti alle persone estranee, ma poi mi è passato e lo mettevo davanti ai miei compagni, per strada…praticamente davanti a tutti. Mi rilassava, ma lo mettevo anche quando non ne avevo bisogno, percesempuo per ascoltare le lezioni. Adesso che ho 18 anni lo metto molto meno; ora lo metto praticamente solo per dormire perché se non riesco ad addormentarmi.
Vorrei sapere se dietro a tutto questo ci potrebbe essere qualcosa di grave, se devo riccorere a uno psicologo
Cara Rachele,
Grazie per esserti rivolta a noi. Certo, da piccoli il bisogno di suzione è forte e va soddisfatto, ma poi crescendo si attenua e scompare. Ed è succeso in parte anche a te, visto che scrivi che ora ti succhi il dito praticamente solo prima di addormentarti. Però continui a farlo, anche se meno che in passato; perciò, vista la tua età, ti consiglierei di rivolgerti a uno specialista, che saprà sicuramente indirizzarti al meglio.
Tanti cari auguri!
Annalisa Pomilio
Noinonni.it
Buongiorno, sono una mamma di 22 e sto cercando di ripartire da 0 con mia figlia di 2 mesi e mezzo. Premetto che allatto esclusivamente al seno, all’inizio risultava difficoltoso nell’attaccamento corretto, poi, dopo una settimana circa dalla nascita, la bimba si è regolarizzata da sola e ora si attacca benissimo. Quando mangia tende ad addormentarsi e la sollecito di continuo per tenerla sveglia. Ultimamente si addormenta meno ma noto che si rilassa e chiude gli occhi, diminuendo la forza con cui mangia. Quando si stacca si sveglia. Io mi assicuro comunque che sia sazia.
In partenza ho ascoltato i vari pareri dei parenti riguardo all’educazione della mia piccola ma ora mi sono più confusa che all’inizio. Mi avevano consigliato di non darle il ciuccio per evitare problemi dentali e una situazione in meno da affrontare in futuro (quella di togliere il ciuccio). Fino ad un mese e mezzo non gliel’ho dato, stava tranquilla, mangiava e dormiva. La mia tendenza era quella di coccolarla dalla carrozzina mentre il mio compagno tendeva a prenderla in braccio. In seguito ha iniziato a manifestare il desiderio di stare in braccio ma non troppo spesso, una volta al giorno ma non tutti i giorni. Inoltre ha iniziato a succhiare le mani, a volte di giorno dopo la poppata, e sempre prima di addormentarsi e al risveglio. Quando si sveglia si lamenta ma si calma quando la giro a pancia in su. Da un mese ha scopertoa anche il pollice e l’indice. Ho cercato di dissuaderla quando notavo che si succhiava le dita mentre la lasciavo fare nel caso dell’intera mano che mi sembrava meno grave. Una sera però non riusciva ad addormentarsi, piangeva piu del solito, non riuscivo a calmarla allora ho provato con il ciuccio. Già avevo provato un’altra volta ma l’aveva rifiutato. Quella sera invece l’ha trattenuto. Da allora ho cercato di non farle succhiare le mani, ma con poco successo. Quando vedo che fatica ad addormentarsi e si agita troppo le do il ciuccio ma rimango preoccupata. Inoltre quando si risveglia si ciuccia le mani. A volte ha delle crisi di pianto durante la giornata e non so se sia giusto risolverle con il ciuccio. Io cerco di calmarla parlandole e acarezzandola. Come ho detto all’inizio vorrei ripartire da capo nell’educare mia figlia. La mia domanda è: come posso fare? Come faccio a capire quando “avrebbe” bisogno del ciuccio e quando invece il pianto è un capriccio? Si possono scindere le due cose o il pianto placabile dal ciuccio è un pianto da capriccio?
Cara Chiara,
ho inotrato la tua domanda alla psicologa nostra consulente e appena arirva la risposta te la inoltro.
Come nonna, in base alla mia esperienza, ti direi che la suzione è imprtantissima per i bambini e che il ciuccio fa sicuramente meno danni al palato e alla dentizione dle dito in bocca. Certo, magari ci vorrà un po’ di pazienza per toglierlo, ma… hai mai visto un bambino grandicello con il ciuccio?
Poi certo, la bambina man mano checresce percepirà sempre più distintamente i suoi bisogni e chiederà sempre maggiori attenzioni: di essere presa in braccio, che giochiate con lei eccetera. A voi trovare la giusta misura.Personalmente, da nonna, non la lascerei piangere disperatamente pre nanna. ma cercherei di calmarla, anche con il ciuccio. E, sempre in base alla mia esperienza: mewglio evitare di offrirle il seno per calmarla, altrimenti diventa poi difficile farlo in altro modo!È naturale che la bimba succhianod si addormenti, anche perché è per lei uno sforzo notevole, ma meglio con darle l’abitudine di addormentarsi slo attaccanta al seno.
Appena pssibile ti mando però la risposta della psicologa, sicuramente più precisa e utile della mia!
Tanti auguri per la tua famiglia
Annalisa Pomilio
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