Mangiare meno per mantenere giovane il cervello

Una lunga vita in buona salute? A quanto pare, ce la conquistiamo proprio… a tavola! Gli studi medici condotti negli ultimi anni confermano tutti questa realtà. L’ultimo, dell’Università Cattolica di Roma, ha individuato perfino una molecola che protegge i neuroni (cioè le cellule del nostro cervello) dall’invecchiamento e che si attiva se si mangia di meno. Ma quanto di meno? In pratica, un terzo di meno delle calorie che assumiamo normalmente. Questo studio conferma altre ricerche precedenti, pubblicate sulle prestigiose riviste scientifiche “Nature” e “Science”, che collegavano la longevità cellulare a una dieta meno calorica.
La “molecola della longevità” si chiama Creb1 e ha la funzione non solo di regolare importanti funzioni cerebrali come la memoria, l’apprendimento e il controllo dell’ansia, ma anche di attivare le sirtuine (Sirt2), delle proteine importanti per la longevità e per il buon funzionamento del cervello.
Naturalmente non si tratta di patire la fame o di non nutrirsi in modo sufficiente, ma di scegliere oculatamente gli alimenti in modo da mettere nel piatto quello che realmente giova alla nostra salute, dandoci tutto ciò che ci occorre.

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