Risponde la psicologa – Un bambino che non ascolta
Una mamma ci scrive ponendoci una domanda difficile, ma comune a tante mamme: il suo bambino all’improvviso è diventato “ingestibile”. Come mai, e che cosa fare? La risposta della psicologa MONICA ACCORDINI (Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia – Università Cattolica di Milano).
DOMANDA
Scrivo in merito a mio figlio di 5 anni e mezzo che non so più come gestire. Purtroppo sta assumendo degli atteggiamenti che non posso ammettere, risponde sempre male, non ascolta, ogni volta che gli chiedo qualcosa è una lotta, anche se parlo in modo pacato lui risponde in modo scorbutico e io dopo un po’ perdo la pazienza. Mi chiedo: che cosa sbaglio?
RISPONDE LA PSICOLOGA MONICA ACCORDINI
Cara mamma,
difficile entrare nella particolarità della sua situazione con queste poche righe, eppure ho la sensazione che qui quello che conta stia tutto nella singolarità del vostro rapporto.
Lei qui parla del “cosa”, dice poco – nulla – del “come”: mi descrive un bambino incontrollabile, oppositivo, aggressivo, provocatorio, mi arriva l’impressione di una mamma stanca, che le ha provate tutte, non so nulla, invece, di come stanno questa mamma e questo bambino, di quali sfumature abbia avuto e abbia ora la vostra relazione e di come stiate vivendo il diventare grandi.
Difficile che un bambino faccia semplicemente “i capricci”, più facile che quel bambino stia cercando, come può, di esprimere emozioni più grandi di lui, per questo è compito degli adulti aiutarlo a dare un nome e un modo a quelle emozioni dirompenti, descrivendo, nominando ma, più dì ogni altra cosa, restando. In questo senso le chiedo: come sta lei quando sente di non riuscire a comunicare con suo figlio? Non che cosa fa ma come si sente, quali emozioni colorano i suoi gesti? Perché è proprio a partire da queste emozioni che suo figlio si formerà un’idea di sè e di come si sta nel mondo.
Credo che sia importante provare a discostarsi dalla logica del giusto/sbagliato, accettabile/inaccettabile che ci fa vedere le cose in bianco e nero restituendoci una visione grossolana del vostro rapporto, una in cui si perdono le sfumature.
A lei e al suo bimbo i miei migliori auguri.
Dott.ssa Monica Accordini
Servizio di Psicologia clinica: persona, coppia, famiglia
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