Nonno, ho paura del buio!
Le paure, ci dicono gli psicologi, non sono negative: sono infatti un meccanismo di difesa che ci protegge dai pericoli. Fin qui tutto bene. Però il problema resta: che cosa fare quando il bambino ha paura del buio, e addirittura sembra spaventato all’idea di addormentarsi?
Prima di tutto, però, vediamo da dove nasce questo timore. Si tratta di una paura che in genere si manifesta nei bambini tra i due e i tre anni, e talvolta persiste anche più avanti, fino ai 6-7 anni. Non c’è nulla di preoccupante in questo, anche se l’agitazione al momento di andare a letto, le crisi di pianto e perfino panico, quando cerchiamo di imporre un comportamento che a noi adulti sembra ragionevole, possono essere un problema.
L’origine della paura del buio
Per affrontarlo correttamente, bisogna rendersi conto che per il bambino queste paure sono assolutamente reali, e non serve a nulla cercare di rassicurarlo con frasi del tipo “non c’è nulla da temere” o simili. Così facendo l’unico risultato è che, invece di allontanare i timori del bambino, facciamo sì che non si senta capito, e anzi abbia l’impressione di essere quasi tradito, e rimanga in balia delle sue paure. Infatti per lui il buio è qualcosa che inghiottisce il mondo reale, il sonno è una separazione dalle persone amate e quasi un viaggio verso un altro mondo dal quale il bambino ha paura di non poter tornare.
Il rituale della nanna
Perciò, come affrontare questa paura? Prima di tutto, l’ultima cosa da fare è cedere alla tentazione di portare il bambino a dormire con sé. Questo vale anche per noi nonni (anzi, soprattutto per noi, perché i “vizi” che gli diamo diventano poi problemi, a casa, per i genitori), quando i bambini ci sono affidati anche di notte per qualche periodo! Invece, la cosa da fare è creare un “rituale” della nanna che rassicuri il bambino, e che rimanga uguale in tutte le situazioni. Per esempio, raccontare una storia prima che si addormenti, quando è già sotto le coperte, permettergli di portare con sé il suo peluche preferito o la copertina che gli dà sicurezza…
In ogni caso, non è necessario che il bambino si addormenti al buio, ma basta schermare un po’ la lampada per rendere la luce meno intensa. In alcuni casi, è bene anche togliere dalla stanza degli oggetti dalle forme particolari che proiettano ombre che possono spaventare il bambino. E per la notte può essere utile una di quelle piccole luci che si attaccano alla presa della corrente: se dovesse svegliarsi di notte, questa lucina intima e flebile basterà a rassicurarlo.
Se si sveglia e vi chiama dopo aver fatto un brutto sogno, armatevi di pazienza e andare a sedervi per un po’ accanto a lui. Ascoltate con attenzione il suo racconto, senza sminuirlo: evitate frasi del tipo “ma no, non vedi che i lupi non ci sono!”, ma ditegli piuttosto “sì, hai ragione, hai fatto un brutto sogno e hai avuto paura, ma ora io rimango vicino a te e non succederà più…”.
Se la paura persiste
Se la paura del buio persiste anche oltre i 5- 6 anni, assume connotati diversi. Non è più la paura del “viaggio” in un mondo sconosciuto e avvolto nell’oscurità in cui il bambino teme di perdersi, ma diventa una paura più concreta: paura delle ombre della casa, degli scricchiolii e dei rumori di cui il bambino non capisce l’origine. In questi casi, è bene aiutarlo a superarla. Questo non significa togliergli la lucina notturna dall’oggi al domani, ma parlarne con lui e proporgli di fare insieme alcuni giochi che possono dargli sicurezza, come per esempio a seguirvi in un’esplorazione della casa di notte, per identificare tutte le ombre e capire l’origine dei vari rumori. Così, a poco a poco, prenderà confidenza con l’oscurità e imparerà a vincere le sue paure.
E poi, parlate con loro della paura, aiutandovi anche con una storia. Splendida per esempio quella dei magici occhiali che colorano il buio, che trovate in Billi Acchiappapaura – Le paure dei bambini (Giunti Progetti Educativi): un libro magico, che aiuta ad affrontare la paura ma, soprattutto, a capire che… non bisogna aver paura di aver paura!
Su questo tema, trovi altri articoli anche a questi link:
Risponde lo psicologo – Le piccole fobie
Risponde lo psicologo – La paura del buio
Mio nipote ha ainiziato ad vere paura del buio dopo l’intervento di un qualche compagno di pre-school che gli deve aver inculcato la paura di stare da solo in una stanza e di andare in giro per casa, al buio. Succede sempre così. Tu insegni cose decenti e c’è chi te le butta per aria. Pazienza.
Hai ragione, Francesco. Ora dovrete lavorare per rassicurarlo…
Un cordiale saluti
Annalisa