S.O.S. scottature solari: i consigli della nonna
Ecco alcuni consigli per far fronte alle scottature solari, frequenti in questa stagione, anche con l’aiuto della natura.
Il sole è un toccasana, ma è anche pericoloso. E capita che, a dispetto di tutte le precauzioni, ci si scotti.
Magari perché ci siamo esposti troppo a lungo nei primi giorni, magari perché siamo andati a fare una passeggiata senza usare creme di protezione, pensando che saremmo stati per lo più all’ombra, magari perché abbiamo messo sì la crema solare, ma poi abbiamo fatto il bagno e ci siamo dimenticati di applicarla di nuovo… Insomma, a dispetto di tutte le buone intenzioni, capita di ritrovarci, soprattutto all’inizio della vacanza, con la pelle arrossata e dolorante. E allora, che fare?
Diversi gradi di scottatura
Prima di tutto, facciamo il punto sul tipo di scottatura. Perché se è vero che nessuna ustione deve essere presa in sottogamba, ce ne sono alcune più pericolose di altre.
Le scottature più leggere, di primo grado, sono quelle in cui la pelle è rossa, sensibile e brucia quando viene a contatto con un tessuto. Quelle più gravi, senza arrivare al colpo di calore vero e proprio (che è molto pericoloso!) vedono gonfiore e la formazione di bolle sierose e sono accompagnate da mal di testa, malessere generale, un po’ di febbre.
Anche le scottature più leggere però, soprattutto se ripetute, possono provocare danni di lunga durata, come un invecchiamento precoce della pelle, la comparsa di macchie scure, la perdita di tonicità del viso… O anche una sensibilizzazione generale delle pelle al sole.
Consigli di pronto intervento
Ma allora, una volta che ci siamo scottati, che fare? Prima di tutto, evitiamo di esporci nuovamente a sole finché l’ustione non è guarita. E pazienza se dobbiamo restare sotto l’ombrellone o indossare una t-shirt: meglio questo di conseguenze più gravi.
Poi, per rinfrescare la zona, fare degli impacchi di acqua a temperatura ambiente o fresca (non gelata) sulla parte scottata, utili anche nel caso di comparsa di vesciche.
Se il dolore è molto intenso, ricorrere a un analgesico (non per i bambini, però!). Ma soprattutto bere molto per reintegrare i liquidi che il nostro corpo ha perso con l’esposizione al sole. Ed evitare di usare deodoranti e cosmetici nelle zone interessate da scottature.
Un aiuto dalla natura
Questo in generale. Ma ci sono anche alcuni utilissimi rimedi “della nonna” che possono aiutare in questi casi. Per esempio, fare un bagno in acqua tiepida con l’aggiunta di qualche cucchiaiata di bicarbonato, di farina d’avena o di amido di riso, che hanno un’azione rinfrescante e abbassano la temperatura del corpo. Per asciugarsi, poi, evitare di sfregare la parte con l’asciugamano, ma tamponarla delicatamente e finire di asciugarla all’aria.
Anche le piante ci danno una mano per far fronte alle scottature solari. Per esempio, è possibile applicare sulla parte arrossata, per circa 15-20 minuti, una patata tagliata a fette o ancora meglio frullata, da lavare via poi con acqua fresca. Oppure la polpa fresca o essiccata (si acquista in farmacia o in erboristeria) dell’aloe vera, che ha la proprietà di restringere i vasi sanguigni dilatata dall’ustione solare, da applicare 4-5 volte al giorno sulla zona scottata. Anche l’amido di riso può essere usato in questo modo, facendo un impasto con poca acqua e applicandolo sulla parte ustionata.
Un altro rimedio utile, anche se un po’ più complesso da realizzare, può essere costituito dalla parietaria, un’erba che ha proprietà antiinfiammatorie e cicatrizzanti. Dovete procedere così: mescolate un bicchiere di olio di oliva, 1 albume d’uovo, 15 g di acqua di malva, 20 g di foglie tritate di parietaria e 20 g di farina di riso. Scaldate tutto a fuoco basso, quindi fate raffreddare e applicate l’impasto sulla parte ustionata.
Infine, più semplicemente e in caso di scottature lievi, è possibile usare dell’olio di semi di baobab, da spalmare anche su viso e collo per calmare il rossore.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.