Metti un giorno al museo: il MUSE di Trento

Foto © Enrico Pretto
Foto © Enrico Pretto

La visita al MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, comincia dalla terrazza. È qui, sulla cima di questo straordinario edificio progettato da Renzo Piano, che si getta un  primo, spettacolare colpo d’occhio sui paesaggi e gli ambienti che il visitatore imparerà a conoscere nelle diverse sezioni del museo: le Dolomiti, con le loro vette e i loro ghiacciai.Man mano che si scende, questo paesaggio lontano si definisce e il visitatore è condotto per mano, passo passo, a scoprirlo: le alte vette al quarto piano, la natura alpina al terzo, la storia delle Dolomiti al secondo, i primi uomini sulle Alpi al primo…
L’edificio stesso è concepito per evocare quelle montagne e quegli ambienti a cui è dedicato il museo, e da solo varrebbe la visita. L’allestimento, poi, equivale a una discesa dalla cima delle montagne verso la valle scoprendo come mutano via via gli ambienti, i climi e gli esseri viventi.

Foto © René Riller
Foto © René Riller

Un museo tutto da godere, dunque, anche per gli adulti. Ma appassionante soprattutto per i bambini. L’intero MUSE infatti è a misura di bambino: gli allestimenti privilegiano un approccio multisensoriale e interattivo, basato sull’esperienza diretta, in cui i visitatori possono toccare, sperimentare, interagire con molti exhibit mettendosi alla prova in prima persona.
Tutto è a portata di mano, dal ghiacciaio, con la sua superficie liscia e fredda da toccare, al labirinto della biodiversità, dove l’orso, il cervo, la marmotta, la lepre sono così vicini da poterli guardare negli occhi; dalla galleria dell’evoluzione, con gli scheletri dei dinosauri e dei rettili preistorici, alla serra, con le sue gigantesche piante tropicali, come la banana, la cannella, il cacao o l’inusuale albero delle salsicce.

Foto © René Riller
Foto © René Riller

Ma ai bambini, gli scienziati di domani, che hanno bisogno di imparare divertendosi e giocando, esplorando liberamente spazi e allestimenti, usando i sensi e l’immaginazione, il MUSE mette a disposizione anche spazi dedicati alla sperimentazione in prima persona, in cui apprendere tante nozioni in allegria.
Provate per esempio ad entrare con loro nel Maxi Ooh!. Volete sapere che cos’è? È uno spazio in cui i bambini, anche i più piccoli, esplorano il mondo attraverso i sensi, insieme all’adulto che li accompagna: possono modificare lo spazio circostante attraverso il movimento del proprio corpo, sentire “con la pancia” le onde sonore, scoprire come un’azione quotidiana come utilizzare il bagnetto possa essere un modo per scoprire e osservare l’ambiente da un punto di vista inusuale, divertendosi con giochi di specchi e di luci.
Con i bambini un po’ più grandicelli, andate alla Palestra della scienza, con i suoi 20 exhibit interattivi dedicati ai fenomeni naturali. Qui piccoli e grandi possono sperimentare il funzionamento di una carrucola, sdraiarsi sul letto del fachiro, vedere il calore emanato dai propri corpi e governare un computer con gli occhi, ascoltare la musica attraverso i  denti o ancora girare su se stessi a cavallo di un giroscopio. Insomma, possono imparare i principi della fisica e delle altre scienze attraverso esperienze pratiche divertenti e sorprendenti.
Oppure, lasciatevi affascinare dalla Discovery Room, nel piano dedicato alla natura alpina. Si tratta di un bosco magico che racconta la vita degli animali e delle piante. Un grande albero racchiude tanti morbidi peluche, un cespuglio custodisce gli odori del bosco e un exhibit interattivo “Acchiappa la pappa” appassiona i più piccoli (e non solo) in una competizione per trovare il cibo adatto ai diversi animali.

Foto © Roberto Nava
Foto © Roberto Nova

E poi, il MUSE ha un ricco calendario mensile di attività dedicate ai bambini. Per esempio, Nanna al MUSE, indirizzata ai bambini e ai ragazzi tra i 5 e i 12 anni, che possono trascorrere (accompagnati) una notte nel museo, tra animazioni, spettacoli e attività pensate solo per loro. Oppure l’Attività con lo zainetto, per scoprire ed esplorare il MUSE autonomamente, a partire dal mese di maggio, con l’aiuto di una curiosa sacca piena di strumenti per una vera indagine scientifica.
Inoltre tutti i weekend gli spazi del museo si colorano e si animano ospitando sketch di approfondimento, esperimenti, dimostrazioni e giochi scientifici capaci di coinvolgere i bambini attraverso modalità di racconto dinamiche e coinvolgenti.
E se c’è in vista il compleanno di un nipotino, è possibile perfino organizzare la festa festeggiarlo al museo, scegliendo tra diverse proposte.
Allora, non vi è venuta voglia di andare a visitarlo?

Informazioni: www.muse.it

Trovi un altro articolo sul MUSE anche a questo link:
Made in Math: la matematica in mostra al MUSE

1 commento su “Metti un giorno al museo: il MUSE di Trento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *