A Torino è nato il Museo dello Sport
Più di 40 discipline sportive, 250 campioni, 150 medaglie olimpiche, 300 titoli mondiali, 500 titoli europei e migliaia di titoli italiani: sono questi i numeri del Museo dello Sport, ospitato all’interno dello Stadio Olimpico di Torino.
Un museo permanente che parla non solo di calcio, ma di tutte le discipline ed esplora la storia mondiale dello sport attraverso cimeli che raccontano vittorie, sconfitte e vite dei “Numeri Uno” nazionali e internazionali.
Sono ben 3000 i cimeli raccolti nel museo: dal casco di Ayrton Senna alla maglia biancoceleste della Bianchi indossata da Fausto Coppi e alla bicicletta di Eddy Merckx, dalle maglie di Lionel Messi e Pelè alla slitta di Ambrogio Fogar e alle scarpe di Fiona May, dalla coppa del mondo di Piero Gros ai guantoni di Muhammad Ali, dai pattini di Barbara Fusar Poli ai ferri di Edoardo e Francesco Molinari. Tanti cimeli che incuriosiranno i bambini, ma che emozioneranno soprattutto noi. Di più: che saranno per noi nonni (ma anche per i genitori) l’occasione giusta per raccontare ai nipotini le grandi imprese sportive del passato. Perché ogni cimelio ha una storia affascinante da raccontare.
Un Museo che però non è finito; anzi, è un “work in progress”, che si arricchisce costantemente di cimeli ed emozioni, dalla racchetta di tennis di Sara Errani al pallone degli Harlem Globetrotters, dalla maglia di Valentino Rossi alla canoa di Josefa Idem ed al costume di Federica Pellegrini.
Tutto da godere l’accompagnamento musicale che scandisce la visita, una colonna sonora trasmessa da un grande juke box con ben 106 brani che costituiscono un’insolita colonna sonora. Ci sono gli inni delle squadre di calcio, ma anche melodie pop e rock cantate dai più grandi campioni di tutte le discipline, tra cui Diego Armando Maradona che intona una romantica “Querida Amica” e Paolo Rossi che invece dà appuntamento a tutti per “La Domenica alle tre”. Senza dimenticare Alberto Sordi con il suo “Il Presidente del Borgorosso Club”.
La sede del museo è il magico Stadio Olimpico. Già entrarvi, ricordando le tantissime partire che vi sono state giocate nel corso della sua storia, è un’emozione. E oggi poi, dopo le Olimpiadi invernali del 2006, ospita la più alta fiaccola olimpica d’Europa.
Per i visitatori poi c’è una sorpresa in più: un tour che permette di scoprire quelle “stanze segrete” che allo spettatore delle partite sono vietate. Così, è possibile andare a bordocampo, nei pressi delle panchine e negli spogliatoi, in tribuna stampa e in sala VIP.
Nei fine settimana e nelle vacanze, poi, il museo non solo è gratuito per i bambini, ma offre anche delle attività proprio per loro. Una in particolare li entusiasmerà sicuramente. Si intitola “Se il Toro non gioca, giochi tu”: nelle giornate il cui il Torino non gioca in casa, i bambini (fino a 12 anni: nonni, non voi!) potranno calciare un rigore all’Olimpico e alzare la coppa del Mondo per fare una foto. Che ne dite, piacerebbe al vostro nipotino?
Informazioni: La prenotazione per l’attività “Se il Toro non gioca, giochi tu” è obbligatoria. Bisogna telefonare allo 011 19785617 o scrivendo a [email protected]