In visita con i bambini al Museo dell’educazione

Oggi i nostri nipoti vanno a scuola con laptop e tablet, trovano la LIM al posto della lavagna e posseggono una serie infinita di oggetti di cancelleria coloratissimi e dal design curato, quasi dei giocattoli che attirano più per il loro aspetto che per la loro funzione. Noi nonni avevamo le biro, i diari, i quaderni, dei libri che, rispetto a quelli di oggi, concedevano poco all’immagine e affidavano tutto o quasi al testo. Ma… e i nostri nonni, i nonni di chi è nonno oggi? Se volete tornare indietro nel tempo, e soprattutto guidare i nipotini alla scoperta di com’era la scuola cent’anni fa (e anche prima), oggi c’è un museo pieno di meraviglie: il Museo dell’educazione, allestito presso l’Università di Padova.

Un museo per ricordare

L’idea da cui è nato questo particolarissimo museo è quella di salvaguardare e offrire una collocazione  a quel materiale che periodicamente le scuole destinano al macero: registri, prove d’esame, libri e carte geografiche, solidi geometrici, attrezzi ginnici… Poi però il museo ha ampliato la sua sfera di interessi fino a comprendere  tutto ciò che concorre alla formazione di un individuo fino all’ingresso nella vita adulta, quindi anche il gioco, lo sport, la famiglia, le associazioni…
Oggi il Museo dell’educazione ha un ricchissimo patrimonio che comprende tanti oggetti diversi: libri, foto e quaderni, sussidi didattici e arredi scolastici, registri e pagelle, diplomi di laurea, inchiostri, pennini, ma anche giocattoli, arredi domestici…

La visita

La visita è una vera “immersione” nel passato, tanto più coinvolgente per i nostri nipoti quanto più sapremo renderla viva con i nostri ricordi e racconti… che è proprio il “mestiere” dei nonni.
Particolarmente affascinante per i bambini di oggi è la collezione degli arredi scolastici, che abbraccia il periodo che va dal 1870 al 1970 circa. Sarà per loro un’emozione vedere la ricostruzione di una vera aula di scuola di inizio secolo: i banchi di legno con l’incavo per l’inchiostro e la scanalatura in cui riporre i pennini; la collezione di pennini, i vari tipi di inchiostro, gli astucci e le cartelle di un tempo, gli alfabetieri, i libri e i quaderni, i pallottolieri, le radio (da quella degli anni 30 distribuita durante il Fascismo a quella degli anni 60, inviata dal Ministero della Pubblica Istruzione), le tombole geografiche… E poi i giocattoli che sono stati dei loro bisnonni e delle loro bisnonne, e che più di tanti discorsi contribuiscono a raccontare come si viveva un tempo.
Sono tutti oggetti che lo staff del museo, nelle visite guidate in programma tutti i giovedì pomeriggio, sa rendere vivi per ricostruire per i bambini e le famiglie uno spaccato della scuola – e della vita – di un secolo fa.

Informazioni: www.musei.unipd.it/it/educazione
Il museo tutti i giovedì pomeriggio apre gratuitamente per visitatori singoli, famiglie o piccoli gruppi. In questo giorno è prevista anche una visita guidata dallo staff del museo, da prenotare collegandosi a questo link: biglietti-visite-guidate-gratuite-al-museo-delleducazione.
Per i gruppi (massimo 23 persone) accompagnati da una guida, il museo è aperto dal lunedì al venerdì. È necessaria la prenotazione, telefonando al numero 049 8273939, tutti i giorni dalle 09:00 alle 17:00, oppure tramite email all’indirizzo [email protected].

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