In visita a un museo speciale: il Museo degli spaventapasseri

Tendiamo ormai a considerare gli spaventapasseri qualcosa di quasi del tutto dimenticato, che ci parla del passato. I bambini di città li vedono ormai solo sui libri di scuola; ma anche gli altri è difficile che li possano scorgere, nelle estese coltivazioni delle nostre pianure. Ogni tanto ne incontriamo qualcuno, buffo e solitario, a guardia di un orticello o di un piccolo frutteto, nelle nostre passeggiate in campagna; e allora lo guardiamo con tenerezza, lo additiamo ai nipotini, certi che difficilmente gli uccelli di oggi si faranno intimidire da queste goffe sagome (e chissà se invece gli uccelli di un tempo di spaventavano davvero!).
Ebbene, se siete in vacanza in Valsugana, c’è un museo tutto dedicato proprio agli spaventapasseri. È bellissimo, allestito all’interno di un antico mulino, il Mulino Angeli, a Marter, una piccola frazione di Roncegno Terme (Trento).
Ci potete arrivare facilmente, anche in bicicletta: qui dietro passa la ciclabile della Valsugana, e il museo merita sicuramente una sosta (anche per il bel parco giochi sul retro).
Il mulino è già di per sé affascinante: un mulino rimasto in funzione fino al 1959, l’anno in cui è morto l’ultimo mugnaio, e in cui oggi è ancora possibile vedere come venivano macinati il grano e il mais,  utilizzando l’acqua de fiume Brenta, per produrre la farina.
Ma la vera sorpresa, all’interno del mulino, sono loro, gli spaventapasseri. La collezione è ricchissima: ospita 50 spaventapasseri “in carne e ossa”, e circa 5700 documenti fotografici. Si tratta di una collezione nata grazie alla passione di Flavio Faganello, un fotoreporter che tra il 1980 e il 2000 ha condotto una lunga ricerca etnografica in tutte le valli del Trentino.
Gli spaventapasseri sono realizzati con le forme e i materiali più diversi, e rivelano abilità e fantasia: girandole, legni intagliati, figure umane e animali… a testimonianza della “lotta” che l’uomo ha sempre condotto per proteggere il suo raccolto dalle incursioni degli animali.
Una collezione di grande valore etnografico, che incuriosirà i bambini, ma che permetterà anche a noi adulti di ricostruire un pezzo della storia di queste valli e, più in generale, di una civiltà contadina che sta pian piano scomparendo.
Oltre al Museo degli spaventapasseri, il mulino ospita anche il Museo del Gioco, che raccoglie giocattoli in legno delle produzioni alpine dal XVIII al XX secolo. 

Informazioni: www.mulinoangeli.com
L’indirizzo del Mulino Angeli è: via San Silvestro 2, Marter, Roncegno Terme (Trento)
Il Museo è aperto in questi orari:
mercoledì 15.30-17.30
giovedì 15.30-18.30
venerdì 15.30-18.30
sabato 10-12 / 15.30-18.30
domenica 10-12 / 15.30-18.30

E se siete in vacanza in Valsugana con i nipoti (soprattutto con nipoti “di città”), c’è una simpatica iniziativa, un progetto realizzato dell’Azienda per il Turismo Valsugana – Lagorai (Trentino),  da proporre ai bambini. Si chiama “Adotta una mucca” e permette di conoscere com’è la vita in malga, cosa cos’è un alpeggio e come si produce il formaggio.
Chi “adotta” una mucca, non solo riceve del formaggio prodotto con il suo latte, ma va a “conoscerla” nel periodo dell’alpeggio (durante l’estate, indicativamente fino a metà settembre). E, naturalmente, ha un vero “certificato di adozione”!
Un’iniziativa che piacerà molto ai bambini e che sarà per loro una grande esperienza!

Trovate tutte le informazioni a questo link: www.adottaunamucca.org

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