In Val Vigezzo, a tu per tu con gli spazzacamini

In Val Vigezzo, quella degli spazzacamini è una tradizione molto antica. Risale al 1300, ed era tanto radicata e diffusa che nel 1500 la valle era indicata sulle carte geografiche con il nome di “Valle degli Spazzacamini”.
Una tradizione durata fino ai primi decenni del Novecento e nata dall’estrema museo-spazzacamino-val-vignezzopovertà di questa terra, nel lembo più settentrionale del Piemonte, che spingeva le famiglie ad “affittare” i bambini a padroni spesso irascibili e privi di scrupoli, per andare a offrire i loro servigi lontano, nelle città della “bassa”.
Bisognava essere piccoli per fare gli spazzacamini: in genere, i “padroni” preferivano i bambini di 6-7 anni, abbastanza minuti e agili da poter passare facilmente attraverso i cunicoli da pulire. Così, i piccoli lasciavano la famiglia ogni anno, alla fine dell’estate, per affrontare un lungo inverno di freddo e di patimenti.

Il Museo

Oggi, per rendere omaggio ai tanti piccoli spazzacamini di questa terra e perché “viva la memoria” di un mestiere che ha fatto la storia di questa valle,  è sorto il Museo dello Spazzacamino. Si trova a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo appunto, ed è ospitato all’interno dello splendido Parco di Villa Antonia.
Il museo raccoglie non solo fotografie, libri e testimonianze, ma anche gli strumenti del mestiere: la raspa (una spatola di ferro col manico ad uncino da appendere alla cintura dei pantaloni), il riccio (un insieme di lamelle a raggiera ricavate dalle molle di sveglie e orologi da campanile), la squareta (un bastone allungabile alla cui sommità si agganciava il riccio), il brischetin (lo scopino), una lunga fune, dei pesi, il sach (il sacco in cui riporre la fuliggine).

Il Raduno Internazionale dello Spazzacamino

Per avere però davvero un’idea del lavoro degli spazzacamini, non c’è che da andare a Santa Maria Maggiore tnel primo weekend di settembre, quando il paese diventa il teatro del tradizionale Raduno Internazionale dello Spazzacamino, per il quale sono attesi oltre mille spazzacamini provenienti da ogni parte del mondo.
Tra le tante le attività in programma, da non perdere la sfilata degli “uomini neri” con i loro strumenti di lavoro e la rievocazione storica della pulitura dei camini delle case del centro storico del paese, con l’utilizzo degli attrezzi che lo spazzacamino usava nei tempi passati. Una vera lezione di storia e un’occasione unica non solo per vedere “dal vivo” un mestiere oggi quasi scomparso, ma anche  per rendersi conto delle difficili condizioni di vita e di lavoro dei tanti bambini che per secoli, anno dopo anno, hanno lasciato queste montagne.

Informazioni: www.museospazzacamino.it – www.comune.santamariamaggiore.vb.it

 

 

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