Primavera: fioccano le lezioni private

A febbrario, hanno avuto la pagella del primo quadrimestre; ormai però a gran parte delle famiglie è arrivato anche il cosiddetto “pagellino”, con il quale la scuola comunica eventuali lacune non ancora colmate che potrebbero mettere in forse la promozione dei ragazzi. Il risultato? Molti si fiondano sulle lezioni private, sperando in un recupero rapido. E le lezioni costano: l’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) calcola una media di 28 euro all’ora, circa il 7% in più del 2011, un costo aggiuntivo di cui le famiglie si sobbarcano.
È giusto? O le lezioni private non fanno che mettere in evidenza i problemi della scuola italiana, incapace non solo di valorizzare il merito, ma anche di aiutare i ragazzi in difficoltà.
Intanto, un dato su cui riflettere: circa il 40% delle famiglie ricorre alle lezioni private. Non sono un po’ troppi i ragazzi “in difficoltà”? E poi, le famiglie sono in grado di sobbarcarsi questi costi, che si aggiungono a quelli già sostenuti per libri e corredo? In questo modo, non si finisce col penalizzare le fasce economiche più deboli, indipendentemente dalle capacità degli studenti? E, ultima domanda: quanti nonni aiutano le famiglie anche a far fronte a questa spesa?

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