Risponde lo psicologo – Quanta pazienza ci vuole!
Ci scrive una nonna un po’ provata: con tre nipotini da accudire, di cui due molto piccoli e molto vicini, ci sono momenti in cui perde la pazienza… Assolutamente umano, a chi non è capitato? Ma, come nonna/nonno, ci si sente in colpa. La risposta della psicologa Sara Pelucchi (Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia – Università Cattolica di Milano).
DOMANDA
Ho due nipotini, una di tre anni e mezzo e uno di due. Con loro purtroppo spesso perdo la calma e li sgrido a voce alta. Non ho mai dato botte perché ritengo che si debba parlare, ma quando non riesco a farmi comprendere mi deprimo. Quando piangono senza motivo per ore la testa comincia a scoppiare. Ho anche un altro nipotino più grande, di cinque anni, con cui vado più d’accordo. Sono avvilita perché sono la mia vita, ma quando sono tutti e tre insieme riesco a gestirli per poco tempo.
RISPONDE LA PSICOLOGA SARA PELUCCHI
Gent.ma nonna,
curare tre bambini così piccoli è sicuramente molto faticoso e dispendioso di energie. Data la loro età, richiedono ancora molta attenzione individualizzata e non è facile trovare attività che coinvolgano tutti e tre. La presenza dell’adulto è infatti ancora necessaria per aiutarli a strutturare un’attività di gioco, specialmente se si desidera farli giocare insieme. Comprensibile è il suo stato d’animo, è infatti difficile intendere cosa desiderino perché a tre e due anni i bambini non sono ancora in grado di esprimere cosa sentono: loro stessi faticano a comprenderlo; sentono che c’è qualcosa che suscita in loro un’ emozione negativa ma non hanno ancora sviluppato appieno né la consapevolezza emotiva ed espressiva di sé né il pensiero causale.
Può anche essere che la fatica di cui parla sia legata alla quantità di tempo che trascorre con i suoi nipoti, che rende più difficile e impegnativo essere costantemente presenti nella gestione dell’attività, specialmente quando sono in tre: il suo ruolo è infatti quello di nonna, non di genitore o baby-sitter per i suoi nipoti.
Gli studi hanno mostrato come i nonni sono una risorsa sia affettiva che cognitiva per i nipoti, poiché la loro presenza aiuta a sviluppare una maggiore fiducia nell’ambiente circostante e nei legami con gli altri. In tal senso la presenza della sua cura è benefica per i suoi nipoti, questa è una certezza che può accompagnare i suoi momenti di maggiore affaticamento.
Il suggerimento che posso darle è quello di provare a costruire una routine di attività con i bambini a voi congeniale: prima un gioco di un certo tipo, poi una storia che racconta lei, poi un gioco in cui si predilige un’attività che piace di più a turno a ciascuno dei bambini, poi un po’ di televisione, poi un gioco di un altro tipo e così via. La routine, infatti, aiuta i bambini piccoli a prevedere e comprendere maggiormente il mondo circostante rasserenandoli nello svolgere le attività.
Grazie per l’attenzione
dott. Sara Pelucchi, psicologa psicoterapeuta
Servizio di Psicologia clinica: persona, coppia, famiglia
Via Nirone, 15 – 20123 Milano MI
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