Risponde lo psicologo – I “terribili due” (anni) e il momento dei pasti
Una nonna ci scrive per chiedere un consiglio su come “gestire” la sua nipotina, che improvvisamente, arrivata ai due anni, è diventata molto capricciosa, soprattutto nel mangiare. La risposta della psicologa Cristina Fumi (Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia – Università Cattolica del Sacro Cuore UCSC).
DOMANDA
Buongiorno dottoressa,
sono la nonna di una bimba di due anni e tutto il giorno è un capriccio perché vuole mangiare continuamente e poi non ha fame ai pasti. Non sappiamo più che fare e avremo bisogno di un consiglio. Grazie infinite.
RISPONDE LA PSICOLOGA CRISTINA FUMI
Cara nonna,
i bambini hanno bisogno di regole e ritualità che noi adulti dobbiamo in qualche modo garantire loro; i bambini tramite le regole “testano” la nostra capacità di contenere e rassicurare.
La prevedibilità per i bambini è un aspetto molto importante: l’orario del pasto è bene che sia programmato in linea di massima più o meno allo stesso orario, con più o meno gli stessi oggetti e più o meno nello stesso luogo/persone perché possa il bambino sentire di poter affrontare con un certo margine di controllo un momento importante, come quello del pasto. Acquisita poi una certa famigliarità, il bambino potrà affrontare il momento del pasto modificando orari e luoghi perché a quel punto avrà acquisito una tale sicurezza dentro di sé che potrà affrontare l’ignoto e anche controllare in serenità l’incontrollabile.
È bene dunque che definiate orari e modalità dei pasti per sua nipote, che vi ri -organizziate definendo insieme genitori/nonni ed educatori (se la bimba frequenta il nido) una gestione comune dell’orario del pasto e della somministrazione della merenda: è opportuno fare fronte comune.
Anche a soli due anni è possibile parlare con la bimba e con parole semplice spiegarle che da domani, per esempio, la merenda si farà solo alle ore 16.30 e si cenerà a casa alle ore 20.00.
È prevedibile che la bambina protesterà: non è facile per nessuno accettare i cambiamenti e le nuove regole. Ma sono certa che se spigherete con leggerezza e con amore le regole, esse potranno essere accettate e interiorizzate e, come scrivevo qualche riga sopra, persino rassicurare la bambina.
Saluti cari.
Dott.ssa Cristina Fumi
Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia
Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC)
Via Nirone, 15 – 20123 Milano MI
Tel. 02.7234.5961
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