Nonna Annalisa racconta – Prime amicizie e primi litigi

Le piccole E. e G. hanno pochi mesi di differenza e abitano nello stesso palazzo. Amici i genitori, amiche le baby-sitter, sono cresciute praticamente insieme e ora frequentano lo stesso nido. Due anni di argento vivo, di pura allegria, sono amiche inseparabili. O quasi… Sì, perché ogni giorno, all’uscita della scuola, la scena si ripete: sembrano inseparabili e a turno fanno capricci perché vogliono continuare a giocare ancora insieme; quindi, accordi per portarle a casa dell’una o dell’altra. Una volta lì, dieci minuti dopo la merenda, che è ancora un momento “neutro” in cui vanno d’amore e d’accordo, cominciano le discussioni a colpi di “è mio!”. Basta che una prenda un giocattolo perché l’altra, che fino a un attimo prima stava giocando con tutt’altro e sembrava tranquilla e concentrata, abbandoni il suo gioco e si precipiti a strappare dalle mani dell’amichetta quello che ha preso lei. E a nulla valgono i richiami alla ragionevolezza di chi è di turno, genitori, babysitter o nonna: l’unica è provare a distrarle proponendo un gioco diverso e da fare insieme (la pasta da modellare, il disegno…) o, quando tutto manca, ricorrere agli infallibili cartoni animati, che le bloccano per un po’.
Faticoso, certo, ma anche divertente per una nonna come me… almeno, finché lo faccio un paio di volte alla settimana. Sorrido vedendo queste dinamiche tra le due bimbette, pensando che probabilmente tra un paio d’anni questi litigi diventeranno molto più sporadici, mentre inizieranno le prime complicità, le “alleanze”, magari contro la sorellina di G. che nascerà tra qualche mese. E cerco di ricordare com’erano le mie bimbe: per la maggiore i modelli erano le bimbe appena un po’ più grandi, che seguiva come un cagnolino e che adorava, mentre fino a una certa età snobbava sua sorella, di qualche anno minore, per la quale invece era un idolo e che cercava di imitarla in tutto.
Passano gli anni, le generazioni si susseguono, ma i meccanismi e gli “snodi” attraverso i quali si cresce restano gli stessi… (riflessione di nonna).

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