La castagna
Autunno, tempo di castagne. Ecco dunque una poesia dedicata proprio a questo frutto, così amato dai bambini e che un tempo era una grande risorsa, in autunno sempre presente sulla tavola.
La poesia ci riporta alla mente proprio il sapore e il profumo delle castagne di quando eravamo bambini, quelle che cuocevano sul fuoco nella padella bucherellata (chi ce l’ha ancora?) che si tirava fuori ai primi freddi, e che ci facevano compagnia con i loro allegri scoppiettii.
Leggiamo allora la poesia ai nostri nipotini, cogliendo l’occasione per raccontare loro com’era quando noi eravamo bambini.
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La filastrocca della castagna
La castagna rotondetta
nella teglia buchettata
danza, salta, piroetta,
con la bocca spalancata.
Fa versacci a più non posso
perché il fuoco ch’è vicino,
che le arriva quasi addosso,
la solletica un pochino.
Le s’inchina la testina
ed il cuore le si dora
come un cuor di pratolina.
L’aria, intorno, odora, odora.
Trovi un’altra poesia dedicata alla castagna anche a questo link:
La filastrocca della castagna
Trovi invece una poesia su un’altro dei doni dell’autunno a questo link:
Il fungo