Risponde lo psicologo – Scegliere i regali
Ecco un nuovo contributo su un tema di psicologia a misura di bambino della dottoressa Manuela Arenella, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza.
Oggi la dottoressa Arenella torna su un tema di cui noinonni.it si è già occupato: quello della scelta dei regali di Natale (se vi interessa l’argomento, leggete anche l’articolo “Regali e… diplomazia!”).
“Sono i regali più semplici e modesti, quelli che piacciono veramente ai bambini, e che li stimolano a giocare in piena libertà”
DOMANDA
Continuo a chiedermi qual è il regalo ideale per Natale per i miei bambini, due maschietti di 5 e 8 anni. Ho sempre cercato di comprare per loro qualcosa di diverso dai “giocattoli commerciali”, quelli che riempiono i negozi, le pubblicità, augurandomi di dare loro così qualcosa di più utile e che al tempo stesso non costasse un capitale.
Natale però è sempre uno stress per me: i bimbi vogliono tutto quel che vedono in TV oppure nei volantini pubblicitari, e ogni tanto mi chiedo se devo “ascoltare” queste loro richieste (almeno una). Il problema nasce soprattutto quando vedono che agli altri bambini Babbo Natale ha portato proprio quello che anche loro volevano (ad esempio Superman, Gormiti, Ben10…). Perciò ho paura che, se regalo qualcosa di “unico” (nel senso di un giocattolo di qualità), loro non saranno soddisfatti.
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Il tema su cui ci porta a riflettere la domanda è quanto mai attuale, visto che si avvicina il Natale, ma riguarda in generale tutti i doni che noi adulti facciamo ai bambini. Come sceglierli? Dobbiamo rispettare i loro desideri, oppure seguire i nostri criteri?
Partiamo dal presupposto che, più che di giocattoli, i bambini hanno bisogno di giocare, di condividere un’esperienza puramente ludica, un piacere allo stato puro, libero da competizioni, rivalità e intenti pedagogici.
Nei giochi, come in ogni altro aspetto del rapporto tra genitori e figli, sono gli adulti che devono cercare di soddisfare i bisogni del bambino, e non viceversa.
A volte invece accade di scegliere i giocattoli in base a criteri che non rispondono ai loro reali bisogni. Per esempio, spesso si scelgono regali “importanti”, quasi per dimostrare il proprio affetto spendendo una cifra più alta; oppure si scelgono giocattoli “utili”, che stimolano l’intelligenza logico-razionale, e che divertono più noi dei nostri figli. Senza contare gli acquisti che si fanno per regalare a se stessi, più che al bambino, qualcosa che si desiderava da piccoli e che non si è mai avuto… Queste sono le cose che andrebbero evitate.
Sono invece i regali più semplici e modesti, quelli che piacciono veramente ai bambini, e che li stimolano a giocare in piena libertà. I giocattoli preferiti dai bambini sono quelli che stimolano la loro libertà creativa: quindi oggetti semplici, che permettano, di volta in volta, di inventare il gioco, seguendo l’ispirazione del momento; di solito sono oggetti che scovano in giro per la casa e che diventano per loro una forte attrattiva (bottiglie di plastica, coperchi, ecc…).
I bambini in genere si stancano subito di giocattoli troppo complicati o dei congegni automatici che “fanno tutto da soli” e tolgono il gusto di giocare. E teniamo presente che a loro bastano pochi giocattoli, altrimenti rischiano di diventare oggetti di consumo, usa e getta, a cui non si affezionano e che non stimolano la loro immaginazione.
Inutile voler essere ultra-moderni, seguendo le mode e subissando il bambino di giocattoli di “attualità”; certo può fargli piacere avere il personaggio televisivo del momento, ma i giocattoli ai quali si affeziona, che sente propri, sono quelli di sempre (bambole, soldatini, pongo e pentolini, costruzioni, colori, ecc.), da scegliere senza distinzione di sesso.
Quando regaliamo qualcosa a un bambino, poi, è bene che ciò che stiamo donando piaccia anche a noi, poiché solo così potrà essere caricato di un significato affettivo, che non può essere legato solo a un intento educativo o didattico.
È certo che con l’aumentare dell’età diventa importante, anche per socializzare con i compagni, avere le cose che hanno gli altri o il giocattolo più pubblicizzato, ma se questa richiesta diventa esasperata può celare un senso di insicurezza, come se il bambino temesse di non essere accettato se non ha ciò che hanno tutti.
In generale, poi, Natale è sinonimo di desideri. Quindi, pur ribadendo che ogni genitore è libero di scegliere come agire, penso che se per il compleanno (o in altre occasioni) possiamo cercare di non cedere alle “richieste del mercato”, a Natale si potrebbe cercare di realizzare almeno uno dei desideri espressi dai bambini, magari trovando una mediazione tra i loro desideri e quelli degli adulti.
L’importante è ricordare che l’eccessiva quantità di giocattoli non fa altro che sottrarre “unicità” a ognuno di loro, e che ciò che conta realmente è che, al di là dei giochi, giocare sia un’esperienza condivisa e goduta!
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino. Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.
Ringrazio per l’ intento (buono e generoso) di aiutare noi nonni a rapportarci correttamente con i nostri nipoti. Penso à che spesso le “risposte degli esperti” non sono “vere risposte” ma una “esposizione di concetti, di teorie del “loro” sapere…”. Certo, mi può stare bene perché non si finisce mai di sapere; ma io cercavo, dagli esperti delle risposte… Tutta la teoria sui giochi che spesso vengono regalati ai bimbi perché sono mancati a noi adulti…è un po’ vecchia e non mi risolve il problema… Che cosa regalare a mio nipote, 13 annie e qualche mese? Non chiede nulla (vorrebbe il tablet… manco per sogno!), dimostra disinteresse per tutto. Da qualche settimana è intrattabile, fisicamente sta cambiando di giorno in giorno… Immagino la tempesta ormonale che è in lui… ma stiamo davvero faticando tutti a mantenere un’aria respirabile. Era un bambino-ragazzino adorabile, affettuoso con tutti, tenerissimo con il fratello di 5 anni… Ora è nervosissimo e intrattabile… ;i date una mano?? grazie.. e Buon Natale a tutti!!! lucina & Sabino…nonni noi2!
Cara Lucina,
capisco la tua perplessità, e anche i problemi che presenta la gestione di un nipote che sta entrando nell’adolescenze. È evidente che i consigli della nostra esperta, la psicologa Manuela Arenella, sono indirizzati a nonni che nipoti ancora bambini, più piccoli del tuo.
Venendo alla tua domanda, noi di Noinonni.it non pensiamo che la richiesta del tablet sia da scartare a priori, anche perché è uno strumento che presto i bambini dovranno usare a scuola. Certo, è un dono costoso, ma proprio per questo si può cercare di parlare al ragazzo proponendogli di dargli una somma (quella che ritenete più opportuna) che lui potrà mettere da parte per unirla ad altri piccoli regali (un compleanno, la paghetta settimanale…) in modo da arrivare a comprare quello che desidera. Pensiamo che questo sia anche un modo per insegnargli ad amministrarsi, imparando a fare delle piccole rinunce nell’immediato per poi poter arrivare a ottenere una cosa di maggior valore.
Se poi avete paura dei contenuti a cui può accedere con un uso libero di Internet, ci sono dei filtri, studiati appositamente per i bambini e che impediscono loro di arrivare a determinati siti.
Tantissimi cari auguri di Buon Natale a te e a tutta la tua famiglia e… vedrete che anche questo periodo passerà!
La redazione di Noinonni.it