Star bene – Carenza di ferro: cause e consigli per l’alimentazione

Vi sentite stanchi, spossati, privi di energie? La causa potrebbe essere la carenza di ferro, la forma più comune di anemia. L’anemia da carenza di ferro, cioè la sideropenia per usare il suo nome scientifico, può colpire uomini e donne di ogni età.
Ci sono dei periodi della vita in cui può essere più frequente: per esempio, negli adolescenti oppure nelle donne in gravidanza o che stanno allattando, quando il fisico richiede un maggiore apporto di ferro. In altri casi, invece, la sideropenia può essere legata a emorragie sia esterne sia interne; queste son le più pericolose, sia perché possono essere causate da patologie da non sottovalutare, sia perché non sono visibili e può succedere di non accorgersene. Ma può essere causata anche da una dieta non equilibrata, da carenze vitaminiche (in particolare di vitamina B12 e di acido folico) o da mestruazioni troppo abbondanti.

Ma perché il ferro è così importante per il nostro organismo? Il ferro è un costituente fondamentale dell’emoglobina, una proteina che è la principale componente dei globuli rossi. E i globuli rossi servono a trasportare l’ossigeno in tutte le cellule del nostro corpo. Si parla quindi di anemia quando i nostri globuli rossi non sono sufficienti a trasportare l’ossigeno di cui ha bisogno il corpo.
In genere, si dice che una persona è anemica quando i livelli di emoglobina sono bassi: per gli uomini, se sono inferiori a 13 grammi per decilitro; per le donne, il valore di riferimento è 12 grammi per decilitro.

Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione? Oltre alla forte stanchezza, di cui abbiamo parlato, possono essere sintomi di anemia anche la sensazione di affanno quando si respira, la tachicardia, mani e piedi freddi, la fragilità delle unghie e la perdita di capelli…

Che cosa fare in caso di anemia? Naturalmente, bisogna rivolgersi al medico per avere eventuali cure farmacologiche o integratori. Ma un aiuto può venire anche dall’alimentazione, in cui bisogna privilegiare gli alimenti ricchi di vitamine e di ferro.
E a proposito di alimenti, i medici distinguono tra “ferro emico” e “ferro non emico”. Il ferro emico viene da alimenti di origine animale; quello non emico viene da alimenti di origine vegetale.
Il ferro emico è quello che si assimila più facilmente; tra gli alimenti più ricchi di ferro emico ci sono il fegato e le carni bovine, ma in generale le carni (maiale, pollo, tacchino…) e, tra i pesci, i crostacei, i molluschi, il baccalà, il tonno, la trota…
Bisogna però stare attenti a non eccedere, perché alcuni di questi alimenti (per esempio, le carni rosse) sono ricchi di colesterolo.
Il ferro non emico si assorbe in minore quantità: assimiliamo sono il 10% del ferro che arriva dai vegetali. I più ricchi di ferro sono le verdure a foglia verde, i legumi (fagioli, lenticchie, ceci…), ma anche la frutta secca come noci, nocciole, mandorle…
In generale, per favorire l’assorbimento del ferro un aiuto può venire dal succo di limone: la vitamina C infatti è un prezioso alleato!
Viceversa, bisognerebbe consumare lontano dai parti alcuni alimenti, come i latticini, il caffè, il tè e il cioccolato, che ne ostacolano l’assorbimento.

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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