Nonna Annalisa racconta- La piccola buffoncella

È successo un mercoledì. Momento della pappa, come sempre venato di allegria. Quando apprezza particolarmente qualcosa, la piccola E. lo manifesta agitandosi sul seggiolone, con le braccine sollevate, in una specie di buffo ballo di entusiasmo. Insomma, mangiare è gioia e per capirlo basta guardarla.
Mentre si esibiva nella sua danza tra un cucchiaino di pappa e l’altro, per manifestare meglio la sua euforia E. fa una piccola pernacchia. Ha imparato da pochi giorni a farle, aggiungendole al nutrito repertorio di versetti e di gridolini con cui si esprime, modulandoli su diversi toni a seconda dei suoi stati d’animo, in lunghi “discorsi” che lei evidentemente è certa siano totalmente comprensibili a tutti.
La pernacchia però ha un effetto inatteso: spruzza in giro un po’ del cibo che ha in bocca. Piccole goccioline appiccicaticce che finiscono in parte sul ripiano del seggiolone, in parte sulla nonna. Come non ridere? E non raddoppiare la risata alla sua espressione stupita? Non avrebbe mai immaginato che una semplice pernacchietta avesse un simile potere!
Ma… che gioco magnifico è? Un gioco meraviglioso, che fa ridere di cuore anche la nonna! Perciò… ripetiamolo! E sì, lo so: dovrei dirle che non si fa, però… è irresistibile vedere come la piccola buffoncella lo ripete e mi guarda ridendo con gli occhi mentre aspetta la mia reazione, per scoppiare in aperta risata insieme a me. Ha scoperto un grande potere: quello di fa ridere. E dà spettacolo, come un’attrice consumata, esibendosi sul palcoscenico del seggiolone a beneficio della nonna. Che non sa resistere a questo momento di divertimento condiviso, né a questa prima complicità…

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