Un libro per riflettere sul ruolo di noi educatori

Cosa significa educare oggi? Quali sono i valori da trasmettere ai bambini? In che modo appoggiarli, sostenerli, incoraggiarli, ma nello stesso tempo favorirne il distacco, quel recidere il cordone ombelicale che è la premessa necessaria perché il bambino diventi un adulto autonomo e responsabile?  Da queste domande parte Roberto Gilardi, formatore e docente del metodo Kaloi, per una riflessione a tutto tondo sul ruolo dei genitori e sul rapporto genitori/figli. Una riflessione da cui è nato Un sogno per mi figlio – Sette passi per educare (Edizioni La Meridiana), un libro stimolante e provocatorio, ma anche capace di parlare un linguaggio concreto e di proporre esempi efficaci che fanno riflettere tutti coloro che oggi hanno il difficile compito di educare i bambini, accompagnandoli nella loro crescita, proteggendoli ma nello stesso tempo favorendone la maturazione.

Il libro, “commentato” in maniera puntuale dalle irresistibili comic strip di Franco Portinari (in arte Portos), si articola in sette capitoli, “sette passi per educare”, come recita appunto il sottotitolo. Sette passi che seguono in modo progressivo l’evolversi cronologico della relazione educativa, a partire dalla nascita del bambino, per aiutare la famiglia a seguire le tappe della maturazione dei figli, aiutandoli a dare un senso alla loro vita e ad affrontarla in autonomia, ma anche per mettere in luce le contraddizioni che spesso oggi si trovano ad affrontare gli educatori.
Un libro che può aiutare tutti noi (genitori e nonni) a riflettere sul nostro ruolo, sui cambiamenti avvenuti in seno alla famiglia negli ultimi decenni, ma anche a metterci in gioco, come adulti, nella delicata relazione con i nostri figli.

 

Roberto Gilardi e Franco Portinari, Ho un sogno per mio figlio – Sette passi per educare, edizioni La Meridiana, 16,50 euro

 

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