Risponde lo psicologo – Il porto sereno nella tempesta
Quando i genitori si separano, non solo i bambini, ma anche i nonni si trovano inevitabilmente coinvolti e disorientati. Che fare? Come comportasi? Come cercare di aiutare i nipotini a essere il più sereni possibile? Una nonna lo chiede alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella. Ecco la sua risposta.
DOMANDA
Sono la nonna di due bellissimi bambini, di 3 e 5 anni. Ho un rapporto molto forte con i bambini, di cui fin da quando erano piccolissimi io e io marito ci siamo occupati, alternandoci con gli altri nonni.
Ora però mio figlio e sua moglie si stanno separano… e purtroppo non in modo sereno. Il risultato è che noi, che siamo i nonni paterni, vediamo sempre meno spesso i nostri nipotini. E il peggio è che ci accorgiamo che i bambini risentono del clima teso che c’è in casa (per il momento mio figlio non è ancora andato via, pare che stiano ancora decidendo come organizzarsi), sono tesi e hanno cambiato un po’
atteggiamento anche nei nostri confronti. Il nostro timore è che, anche se noi cerchiamo di essere il più “neutrali” possibile e di non intrometterci nelle loro questioni, nostra nuora possa ritenere che siamo dalla parte di nostro figlio (come d’altra parte è vero, e pensiamo che sia anche naturale…) e finire col metterci contro i bambini.
Noi siamo davvero amareggiati. Che cosa possiamo fare? Quale consiglio
può darci?
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Gentile Signora, le separazioni non sono mai facili da gestire e, quel che è peggio, diventano un terreno di recriminazioni e scontri talvolta molto duri, di cui fanno le spese soprattutto i bambini.
In una fase così fortemente conflittuale capita spesso che le abitudini e i “ritmi” delle visite siano alterati; la tempesta non si contrasta, si può solo fare un passo indietro e aspettare che la fase acuta trovi uno sbocco, tollerando il senso di impotenza.
L’amarezza che provate è comprensibile, ma in questa fase ciò che potete fare è mettere al primo posto il bene dei bambini.
Non so che tipo di rapporto abbiate con vostra nuora, ma certamente a vostro figlio spetterà tenere i bambini determinati giorni, durante i quali potrà comunque garantirvi di vederli.
È inevitabile che siano tesi, arrabbiati, e forse si concedono con i nonni di manifestare la loro irrequietezza, proprio perché si sentono più liberi, ugualmente accolti.
È importante, in virtù del bel rapporto che avete costruito in questi anni, che voi non aggiungiate altre richieste, recriminazioni o amarezze, ma che vi poniate come “porto sicuro”. Accogliete le loro fatiche, verbalizzate e condividete la fatica di questo momento, senza dare giudizi o prendere posizioni (li mettereste in difficoltà).
Mantenete l’atteggiamento di accogliente disponibilità ad esserci, per loro, sempre.
Nel momento in cui tutto traballa, ed è necessario costruire nuovi equilibri, è importante che qualcuno si mantenga saldo, presente, come è sempre stato.
A prescindere dal vederli più o meno spesso, accoglieteli con un sorriso, non abbiate paura di verbalizzare che è un momento difficile, che immaginate la fatica che fanno, ma le cose si chiariranno e si stabilirà un nuovo equilibrio. Giocate come sempre, ribadendo che i nonni per loro ci sono e ci saranno sempre.
La qualità e la profondità di una relazione resistono anche alle tempeste e alle visite più diradate; al momento la priorità non sono le esigenze dei nonni o le rabbie dei genitori, ma, come dovrebbe sempre essere, i bisogni dei bambini. In bocca al lupo.
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino.
Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.