Nonni, niente paragoni!

Succede che i nonni facciano anche involontariamente, dei paragoni tra i nipoti. Ecco perché non dobbiamo farlo!

A molti di noi capita. Certo, senza volere e senza accorgercene, ma capita. Parliamo dei paragoni tra i nostri nipotini, che talvolta feriscono loro, e spesso sono fonte di malumore tra noi e i nostri figli/nuore/generi.

Può succedere per esempio con un secondo nipotino, un cuginetto arrivato dopo il primo e con cui noi lo raffrontiamo: “A un anno Elisa aveva già cominciato a camminare, mentre Giacomo non si stacca ancora…”; “Che bello, ha detto la prima parola: mamma! Laura aveva cominciato già a otto mesi”; “Dovresti iniziare con le prime pappe. Il pediatra di Lorenzo gli ha fatto iniziare lo svezzamento a cinque mesi; non so il tuo cosa aspetti!”; “Cecilia a cinque anni riconosceva già tutte le lettere”…
Frasi in apparenza banali, ma che possono essere corrosive. E corrosive a nostra insaputa, perché nono solo instillano il dubbio che il secondo nipotino – cuginetto o fratellino – ci sia meno caro del primo, ma possono scatenare malumori e antipatie tra figli/nuore e generi o addirittura tra i bambini.

Ma soprattutto frasi “sbagliate”. Sbagliate perché ogni bambino ha i suoi tempi e i suoi “talenti”, e il nostro compito è quello di valorizzare ognuno e di metterlo in condizione di capire quali sono le cose in cui è bravo senza sentirsi inadeguato per le cose in cui non lo è, ma anzi imparando a mettersi sempre alla prova e a dare il meglio di sé, con la fiducia che comunque ce la farà. Insomma, rispettare le differenze e aprirsi all’accoglienza di ogni bambino aiutandolo a superare le difficoltà.

Certo, su quesot siamo tutti d’accordo; poi però succede che abbiamo un nipotino che cresce con noi e uno che vediamo meno spesso; uno con i cui genitori abbiamo un rapporto caldo e disteso e uno i cui genitori ci sembra che ci tengano un po’ “a distanza”. E questo può portarci, anche involontariamente, a sentirci più vicini a un nipote che a un altro.
Perciò nonni, facciamoci un sincero esame di coscienza e se è così cerchiamo di “correggerci”, non solo perché ogni nipote ha diritto di sentirsi ugualmente amato, ma perché fare paragoni tra di loro può allontanarli e creare delle fratture che poi rischiano di trascinarsi negli anni.

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