Bambini e cellulare: sì o no? Come e quando?
Cellulare sì, cellulare no…. Molti genitori si chiedono come e quando “concedere” ai figli l’uso del cellulare. E cominciano anche a chiederselo molti nonni, decisamente spiazzati dalle richieste dei nipoti che fioccano sempre più numerose (per il Natale, per il compleanno…), e a un’età sempre più precoce. E pensare che ai nostri tempi di preoccupavamo della televisione!
Come comportarci? Lo abbiamo chiesto ad Annabell Sarpato (annabellsarpato.com), una psicologa che si occupa in particolare di bambini e ragazzi (e delle loro famiglie).
La sua risposta è complessa, e non potrebbe essere altrimenti. Il cellulare, come tutti i nuovi mezzi di comunicazione, ha una doppia valenza: è una specie di Giano bifronte, che ha aspetti positivi e negativi. Infatti, come ci dice, se da un lato “è impossibile e controproducente vietare l’uso delle nuove tecnologie: i bimbi vivono immersi in questo mondo e non si può fare altrimenti”, dall’altro “dare il cellulare ai bambini molto piccoli è pericoloso e scorretto”.
Non c’è quindi una risposta univoca, ma può essere utile riflettere sulle diverse posizioni, anche per capire quale può essere la scelta più adatta per ognuno di noi, per le esigenze della propria famiglia: ogni situazione è a sé e ha caratteristiche differenti.
Infatti, come dice la dottoressa Sarpato, “non si può impedire i bambini di avvicinarsi alle nuove tecnologie, perché sono ‘nativi digitali’. Forse per la prima volta nella storia sono i bambini ad essere più esperti dei genitori nell’uso della tecnologia. Gli adulti, però, possono educarli a un uso corretto e responsabile degli strumenti. Se si priva i bambini di cellulari e Internet, non li si prepara a un loro utilizzo sano e corretto”.
Insomma, bisogna valutare bene i pro e i contro. Ma quali sono?
“I pro – dice ancora la dottoressa Sarpato – sono per esempio dare la possibilità ai genitori di avere un maggiore controllo delle situazioni, conoscere gli spostamenti dei bimbi ed essere informati in ogni situazione. E poi, il cellulare permette ai bambini di iniziare a sperimentare forme di autonomia e gestione. Per esempio, a comunicare più facilmente con i genitori separati, a organizzarsi per uscire con gli amici o per i compiti di scuola”.
E i contro? “Sicuramente la dipendenza dal cellulare: sembra che non si possa vivere senza. E la salute: cambiano i tempi di attenzione e di concentrazione. Il cellulare stanca corpo e mente. Ma poi ci sono gli ‘interrogativi impossibili’ di ogni famiglia: da un lato, l’autonomia che concede al bambino è ‘finta’, perché è perennemente sotto il controllo dell’adulto; dall’altro… è davvero un controllo reale, o è solo un’errata percezione? E d’altra parte, promuovere l’autonomia controllando continuamente i ragazzi responsabilizza realmente le nuove generazioni?”
Naturalmente ci sono anche altri aspetti della questione, ugualmente importanti e da prendere in considerazione: quelli connessi all’uso non regolato di Internet. “La possibilità di connettersi con il resto del mondo con un semplice clic è un enorme vantaggio – dice la dottoressa Sarpato. – Si possono conoscere diverse realtà, avere tutte le informazioni a portata di clic, restare connessi con persone lontane. Allo stesso tempo, però, l’utilizzo della rete comporta dei rischi. L’uso di Internet non deve essere lasciato al caso. Occorre educare i bambini a un uso corretto e responsabile delle nuove tecnologie. Gli adulti devono essere un modello. Attenzione a materiale pedopornografico (molto più diffuso di quello che si pensi), cyberbullismo, forme di dipendenza da videogiochi e da Internet. Ma anche alla possibilità di imbattersi in notizie false e non saperle discriminare. Oppure all’incapacità di gestire il tempo attaccati al cellulare”.
In conclusione? “La rete ha una potenzialità enorme, ma, come ogni strumento, è importante capire come usarlo bene. Il ruolo dell’adulto si concretizza nell’educazione alle nuove tecnologie, per favorire un uso corretto e responsabile. Ciò avviene attraverso l’esempio, il rispetto delle tappe di sviluppo del bambino e l’insegnamento dell’autoregolazione. Un compito complesso, ma molto importante per educare a un uso corretto della rete”.
Insomma, prima di regalare il cellulare ai bambini o di permettere loro di usarlo, è bene educarli a un uso consapevole, accertandosi che conoscano anche i pericoli insiti nel web. Un’indispensabile azione di educazione “preventiva”, una guida graduale all’uso che deve passare però anche attraverso l’esempio di noi adulti.
L’articolo è interessante e come specificato, ci vorrebbe molto più spazio e comunque sarebbe impossibile dare consigli validi per tutti,
Molto dipende, secondo me, innanzi tutto dall’esempio dell’utilizzo dei genitori e di noi nonni, poi dal bimbo/a se sono più o meno maturi e dimistrano responsabilità.
Leggerò sul sito della Dottoressa Sarpato.
Gentile Giovanni,
ha perfettamente ragione: l’esempio di nonni e genitori è il primo passo per un’educazione a un uso consapevole di questi mezzi. Comunque abbiamo già in programma di tornare sull’argomento per approfondirlo: continui a seguirci!|
Tanti auguri di buone feste a lei e alla sua famiglia
Annalisa Pomilio
noinonni.it