Nonni / genitori: ruoli diversi
Nonni molto presenti nella vita dei nipoti, che li accompagnano a scuola, che vanno a riprenderli, che li portano alle attività pomeridiane, che li seguono nei compiti, che talvolta li trattengono anche a cena, magari insieme ai genitori, il cui lavoro li porta a fare tardi. Tanti compiti, anche impegnativi e gravosi, che molti nonni si accollano volentieri; anzi, per alcuni di noi è una specie di “ritorno al passato”, un’iniezione di “giovinezza” che ci riporta a quando i genitori eravamo noi e allora, come molti genitori di oggi, gli impegni lavorativi ci hanno impedito di goderci fino in fondo i figli. Insomma, la nonnità come un “tempo supplementare” da goderci fino in fondo.
Ma qui sta il pericolo: dobbiamo sempre tener presente che siamo nonni, non genitori. E questo significa prima di tutto riconoscere, non a parola ma nei fatti, l’autorità genitoriale dei nostri figli. Un’autorità e una competenza genitoriale che non dobbiamo mai mettere in discussione, non solo davanti ai bambini, ma proprio nel nostro intimo. I bambini, ricordiamolo, si accorgono sempre di ogni minima incrinatura, di ogni sfumatura nell’atteggiamento nostro e di chi li circonda. Quindi, prima regola: consigliamo, certo – se i nostri figli/nuore/generi si aprono con noi e richiedono il nostro aiuto, in un dialogo sereno – ma non critichiamo, non forziamo la mano, non cerchiamo di imporre, non insinuiamo dubbi. Se anche c’è qualche scelta educativa con cui non siamo perfettamente d’accordo… allineiamoci. E se proprio ci riesce difficile, torniamo indietro nel tempo con la memoria e ricordiamo com’eravamo noi, giovani genitori magari un po’ inesperti, magari con qualche idea un po’ rigida e precostituita, magari con qualche incertezza, e quanto ci avrebbe dato fastidio (e magari ci ha dato fastidio…) un intervento rigido dei nostri genitori/suoceri.
Distinguere bene i ruoli nonni/genitori è importante per il nostro rapporto con i figli, ma anche per i bambini. Loro devono sentire che i veri punti di riferimento, i modelli, sono i genitori. Che i nonni, certo, sono le radici, quelli dei racconti, quelli delle coccole, anche quelli delle piccole trasgressioni; ma le piccole trasgressioni sono tali se ci sono delle regole, e le regole le danno i genitori.
Ruoli diversi, appunto, e tutti importanti per la crescita dei bambini, a patto che non si sovrappongano creando confusione. Perché le regole servono, sono importanti, danno sicurezza ai bambini, sono le linee di confine che non bisogna superare e che permettono di sapere che, al loro interno, non c’è pericolo, sono protetti, possono permettersi anche qualche piccola trasgressione, qualche capriccio… controllato.
E poi, perché non goderci questo ruolo, in realtà più libero (ma diciamolo a bassa voce!) di quello dei genitori?