Gli accenti vanno in pensione

Una simpatica filastrocca di Giovanni Piotti, per ridere un po’ sui problemi dell’ortografia e, magari, comprendere  sorridendo a cosa servono mai  gli accenti. Provate a leggerla ai vostri nipotini: ha un ritmo cantilenante e allegro che si presta perfino a essere canticchiato. Vedrete che si divertiranno!

 

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Vi presento le vocali
La poesia con tanti c’è

Gli accenti vanno in pensione

Alla scuola di Crenna
c’è una grande emozione:
ieri sera gli accenti
sono andati in pensione.

Quanta felicita
in mezzo ai bambini
senza gli accenti
son tutti bravini.

Giorgio si sveglia e,
piffete e paffete,
beve tranquillo
il suo latte col caffe.

Son pochi gli errori.
Carla è già pronta
a prendere a scuola
un premio di bonta.

Ma hanno un problema
quelle teste di rapa:
come fanno alla sera
a giocare col papa?

Per fortuna un accento
è rimasto in città:
il papa va a Roma
e ritorna papà.

Giovanni Piotti

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