Attenzione al colpo di calore, anche per i nostri amici animali!
È vero, l’estate porta con sé serenità e relax per noi e per i nostri amici a quattro zampe… ma l’arrivo del caldo richiede una gestione attenta e specifica dei nostri pet.
Il maggior rischio estivo per il nostro animale è rappresentato dal cosiddetto “colpo di calore”. Di che cosa si tratta? Come lo possiamo evitare? Ecco i consigli della veterinaria Arianna Del Treste.
Che cos’è il “colpo di calore”?
Il cane e il gatto sono animali omeotermi, ovvero hanno una temperatura corporea stabile a 38°- 39° che, entro certi limiti, è indipendente dalla temperatura ambientale.
Pertanto, se l’animale si trova in un ambiente freddo, si “termoregolerà” in modo da produrre più calore; viceversa, se l’ambiente esterno è caldo, la termoregolazione si indirizzerà verso la dissipazione del calore in eccesso. La termoregolazione avviene solitamente mediante la respirazione e l’azione delle cavità nasali, che rappresentano un vero e proprio sistema di refrigerazione; in caso di grande calore esterno, la respirazione con il naso verrà potenziata da quella a bocca aperta.
I meccanismi termo-normalizzanti, però, possono incepparsi, quando la temperatura esterna risulta troppo elevata, e quindi incontrastabile; esistono, inoltre, anche dei fattori intrinseci all’animale, che possono predisporre all’inceppamento del meccanismo.
Così, se la temperatura esterna è molto alta e l’animale non riesce a dissipare il calore in eccesso, si va incontro a una grave condizione clinica, talvolta fatale, nota come “colpo di calore”.
In quali condizioni è più facile che si presenti?
Nel dettaglio, i fattori ambientali che possono determinare questa pericolosa condizione sono: temperatura esterna molto elevata (superiore ai 32° C), alto tasso di umidità, scarso ricambio d’aria. I fattori, invece, che risultano intrinseci all’animale e predispongono al colpo di calore, sono: mantello molto folto, età particolarmente giovane o viceversa avanzata, cardiopatie, conformazione brachicefala di alcune razze di cani e gatti (bulldog, boxer, carlino; gatto persiano), obesità e sovrappeso, difficile accesso all’acqua da bere in caso di alte temperature esterne, sforzo fisico sotto il sole estivo.
Come si manifesta un “colpo di calore”?
Si presenta con vari sintomi di entità variabile in base al tempo di esposizione al caldo eccessivo: agitazione iniziale con affanno e depressione, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, ipertermia (ovvero febbre alta, con picchi compresi tra i 41 e i 44° C, mentre normalmente dovrebbe essere compresa tra i 38° e i 39° C), congestione delle mucose (colorazione rosso intensa, fino al blu cianotico).
Si può anche venire a delineare uno stato mentale alterato (“stuporoso”) fino all’evenienza di crisi convulsive; nei casi più gravi di “colpo di sole”, che si verifica in seguito all’esposizione prolungata della testa dell’animale ai raggi solari diretti, si può determinare l’insorgenza di edema cerebrale, coma e morte.
Come intervenire?
Si deve tentare immediatamente di ridurre l’ipertermia, tamponando il mantello con acqua fredda, non ghiacciata, anche usando panni bagnati (da cambiare non appena si riscalderanno); è possibile far bere dell’acqua all’animale, purché questa sia a temperatura ambiente e proposta in piccole dosi.
Il fine di questo primo intervento è quello di evitare che i sintomi evolvanoo.
Vi starete chiedendo “perché non far tuffare il cagnone in una bella vasca d’acqua ghiacciata?”
Il bagno molto freddo è da evitare, perché l’organismo andrebbe incontro a una repentina vasocostrizione periferica, che renderebbe ancor più difficoltoso il ripristino della termoregolazione.
Durante l’intervento di primo soccorso, la temperatura andrà misurata ogni 5-10 minuti e si potranno sospendere le procedure solo quando essa sarà giunta a 39°C.
È bene condurre il cane il prima possibile in visita dal veterinario, poiché gli animali che hanno subìto un colpo di calore lieve possono recuperare completamente, mentre nei casi più importanti possono riportare gravi conseguenze, dovute non solo all’impatto termico diretto, ma anche ad alterazioni circolatorie secondarie. Nei casi in cui si sia raggiunto lo stato comatoso, la mortalità è mediamente pari al 70%.
Alcuni consigli
In conclusione, non lasciate mai il vostro animale in macchina, non portatelo a spasso nelle ore più calde (anche una breve passeggiata di 20 minuti sotto il sole cocente può essere causa di un colpo di calore!) e, nel caso in cui viva fuori casa, assicuratevi che abbia a disposizione almeno un punto del giardino adeguatamente ombroso e ventilato.
In casa, nel corso di giornate canicolari, l’impiego dell’aria condizionata è un buon metodo per tenere freschi gli animali; in mancanza di questa, potete riempire delle bottiglie di plastica con acqua fredda, avvolgerle in un telo di stoffa e posizionarle a terra, accanto al vostro cane.
In entrambe le soluzioni, è necessario assicurare al vostro amico un facile accesso all’acqua da bere.
Infine, è bene porre particolare attenzione a brachicefali, cardiopatici, animali in sovrappeso, cuccioli e vecchietti.
E adesso… buon agosto a tutti!