Star bene – Smettere di russare, si può!

Inutile negarlo: russare è un grosso fastidio, prima di tutto per chi dorme con noi. Ma è anche una vera patologia: le apnee ostruttive che si verificano nel sonno quando si russa possono danneggiare la nostra salute. E poi, se è vero che in genere a russare sono gli uomini, dopo la menopausa anche le donne hanno la stessa probabilità degli uomini di russare. In generale, tra le persone sopra i 55 anni, il 20 % (cioè una su cinque) russa.
Ma partiamo dall’inizio. E quindi, prima di tutto… che a significa russare? Russare significa emettere durante il sonno un rumore fastidioso, simile a un grugnito. Questo è dovuto al fatto che i tessuti molli del nostro corpo vibrano durante il passaggio d’aria dovuto ai movimenti di inspirazione ed espirazione.
Come dicevano, di per sé russare non è dannoso per la salute (magari per chi ci dorme accanto, e il cui sonno è disturbato dal rumore); diventa dannoso quando di accompagna ad apnee ostruttiva. Ma… di che cosa si tratta?  Si tratta di interruzioni del respiro dovuta al fatto che il passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori è ostacolato. Le apnee ostruttive possono essere di diversa durata e intensità, e spesso non ce ne accorgiamo. Un campanello d’allarme potrebbe essere la sensazione di aver dormito male, e quindi di essere stanchi, dopo una notte di sonno. Ma possono avere conseguenze pericolose, come ad esempio problemi cardiovascolari, fino all’infarto.
È bene quindi, se si teme di soffrire di apnee notturne (ma anche per il “semplice” russamento), rivolgersi al medico, perché le apnee possono portare a disturbi anche importanti. E comunque lo specialista saprà eventualmente individuare altre cause del russamento, come la presenza di adenoidi, i polipi nasali, la deviazione del setto nasale, le tonsille ingrossate…
Anche senza arrivare alle apnee e a disturbi più seri, russare è sempre fastidioso e può essere collegato ad alcune cause. Per esempio, all’obesità e il deposito di grasso intorno al collo (il frasso restringe le vie aeree, come la faringe, che si trovano nel collo); al dormire in posizione supina (cioè a pancia in su); al consumo di alcool, soprattutto di sera; a una digestione lenta dovuta a pasti abbondanti e pesanti di sera; all’uso di sonniferi; al fumo…
Quindi bisogna prima di tutto cercare di intervenire su questi fattori, che sono facilmente “controllabili”: perdere peso se è eccessivo, evitare di fumare e di bere alcolici prima di andare a dormire; consumare pasti leggeri. Anche dormire un po’ sollevati, usando qualche cuscino in più, può aiutare, come aiuta cercare di non dormire supini, a pancia in su.  Però tenete presente che anche l’età, con il rilassamento dei tessuti, e la menopausa, con le alterazioni ormonali che comporta, possono essere causa di russamento.
Lo specialista poi potrà suggerire anche altri rimedi per ovviare a questo disturbo. Dai semplici cerotti o altri farmaci nasali, che favoriscono il passaggio dell’aria dalle narici soprattutto quando si dorme in posizione supina, a dispositivi più complessi, che impediscono la vibrazione dei tessuti della bocca o che aiutano a dormire in una posizione in cui è più difficile russare (in genere, la posizione sul fianco).
Quindi, nonni, non rassegnatevi: smettere di russare si può e anzi si deve, se costituisce un pericolo per la nostra salute!
Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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