Star bene: la luce giusta per ogni momento della giornata

C’è chi lavora in ambienti poco illuminati e deve usare la luce artificiale per gran parte della giornata. Ma anche a molti di coloro che non hanno questo problema capita di passare diverse ore alla luce di lampade e lampadari. Certamente, un tempo più lungo di quanto non facessero i nostri nonni, o anche i nostri genitori.
Oggi non riusciremmo più a vivere come loro, seguendo il ritmo delle stagioni e delle luminosità naturale, che varia nel corso della giornata. Siamo abituati a stare alzati a lungo, la sera, spesso per vedere la televisione, come siamo abituati a connetterci con il cellulare o con il tablet perfino prima di dormire, per dare un’ultima occhiata alle notizie o ai social.
Ricorrere per tanto tempo alla luce artificiale ha però dei riflessi sulla nostra salute (oltre che ahimè sul nostro portafoglio, soprattutto negli ultimi mesi), altera il naturale ritmo biologico e alla fin fine ha dei riflessi anche sul nostro umore

Il nostro organismo, infatti, è “programmato” per seguire le naturali variazioni di luminosità dell’ambiente, reagendo di conseguenza.  È quello che si chiama “ritmo circadiano”, cioè il nostro orologio biologico.
All’alba la luce è molto chiara: il nostro corpo si mette in moto. Verso mezzogiorno diventa bianca: sono le ore in cui siamo più vigili e concentrati. Nel pomeriggio la luce va verso i toni caldi del giallo, che diventano via via più intensi, fino all’arancione e al rosso: la temperatura corporea aumenta e cuore e polmoni raggiungono la massima efficienza. Dopo il tramonto, con il buio, l’organismo inizia di nuovo a rallentare e rilascia la melatonina, l’ormone che regola lo stato di sonno-veglia; nel corso della notte, la temperatura corporea di abbassa, per poi ripartire di nuovo alle prime luci.
Insomma, il ritmo circadiano influenza tutti i ritmi del nostro organismo, compresi aspetti come il sonno, la digestione, il controllo della temperatura, la concentrazione, l’appetito… È il ritmo naturale che regola da sempre le funzioni del nostro organismo, ma che la vita frenetica di oggi tende ad alterare. E questo ha delle ricadute anche sul nostro umore: diventiamo più irritabili, abbiamo più spesso disturbi del sonno. Non a caso, da qualche decennio è stato descritta addirittura una forma di depressione connessa alla variazione della luce solare in corrispondenza dei cambiamenti di stagione: è chiamata “Disturbo  Affettivo Stagionale” (SAD, acronimo di Seasonal  Affective Disorder) e colpisce soprattutto le persone che vivono nei Paesi settentrionali, dove in inverno le ore di luce sono davvero poche; ed è la riprova, se mai ce ne fisse bisogno, che la luce naturale è un elemento importante per il nostro benessere psico-fisico.

D’altra parte, è esperienza comune anche alle nostre latitudini: nelle ore in cui la luce naturale è più forte ci sentiamo più energici, abbiamo voglia di muoverci, siamo attivi; mentre se dobbiamo stare molto tempo al chiuso, solo con la luce artificiale, il nostro umore ne risente.
Però, c’è luce e luce! Anche nella scelta della luce artificiale possiamo usare degli accorgimenti, con un occhio alla salute e uno al portafoglio. Per il portafoglio, il consiglio è quello di usare lampadine a led o comunque a basso consumo e di evitare sprechi, accendendo solo le luci di cui abbiamo effettivo bisogno. ma questo lo sappiamo tutti.
Per la salute, prima di tutto dovremmo evitare di guardare cellulare, computer o tablet la sera: la luce blu che emanano può ridurre la melatonina, e quindi disturbare il sonno.
Poi, dovremmo scegliere luci forti per gli ambienti in cui soggiorniamo prevalentemente durante il giorno, e luci basse e soffuse per quelli destinati al riposo.
Ma non basta. Anche la temperatura del colore della luce può influire sul nostro organismo. Per valutare questo elemento, quando scegliamo una lampadina, dobbiamo osservare sulla confezione il valore espresso in K (Kelvin), che è l’unità di misura della temperatura del colore della luce.
Le temperature di 2000-3000 Kelvin tendono al giallo-arancione e vengono definite calde: sono più simili alla luce del tramonto. Quelle con valori più alti sono definite fredde perché danno una luce più bianca e più simile al colore delle ore centrali della giornata.
Le luci calde fanno sì che l’ambiente risulti più accogliente e rilassante; le luci bianche, fredde, invece ci stimolano, ci rendono più attivi e aumentano la concentrazione. Perciò, quando scegliamo una lampadina, pensiamo all’ambiente in cui vorremmo usarla!

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