Risponde lo psicologo – Quando un freno è necessario
Un bambino che non obbedisce, alza le mani, vuole avere sempre ragione sia con i genitori e gli adulti di riferimento, sia con i compagni… Che cosa fare? Una domanda che rivela difficoltà da parte di genitori ed educatori, e che ci viene posta sempre più spesso. La risposta della psicologa Manuela Arenella.
DOMANDA
Sono mamma di due maschietti, rispettivamente di 3 anni e di 6 mesi.
Il più grande è moto vivace, intelligente e fantasioso.Vuole fare tutto da solo, anche se non ne è naturalmente sempre capace. È molto testardo e non vuole rispettare regole e divieti. Socializza con tutti e con estrema facilità e sicurezza ma a scuola non segue le direttive delle maestre, infastidisce i compagni sia mentre lavorano che quando mangiano. Usa facilmente le mani, anche con i più grandi, e non vuole perdere, cosa che lo rende molto nervoso. Pensa di poter fare tutto quello che vuole, anche se sa che si tratta di cose sbagliate. Lancia le cose e fa dispetti. Ai rimproveri risponde spesso con indifferenza. Ci sfida e tenta di capovolgere la situazione. Ripete con voce alta e toni di rimprovero cose dette da noi come se fosse lui il genitore e noi i bambini. Negli ultimi tempi siamo più severi per tentare di frenarlo. Temiamo però di fare peggio…
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Gentile Signora, da ciò che scrive sembra proprio che il suo bambino stia facendo i conti con la difficoltà a ridurre l’onnipotenza, passaggio necessario per poter accedere alla relazione con gli altri e potersi nutrire delle diverse situazioni ed esperienze, tollerando i limiti della realtà e le piccole frustrazioni.
Sicuramente la nascita di un fratellino tende ad accentuare gli atteggiamenti di rabbia e di sfida nei confronti dei genitori, ma mi sembra di intuire che questo tipo di atteggiamenti fossero presenti già da prima nel suo bambino.
In questo caso fate bene a ragionare sul sistema di regole e limiti che avete stabilito in casa, sul tenere atteggiamenti più fermi e decisi nello stoppare comportamenti che hanno a che fare con il picchiare o il mancare di rispetto.
Trovate indicazioni più precise in merito, su articoli scritti in precedenza per questo sito. Ciò che è importante ricordare è che i cambiamenti richiedono tempo, per cui è fondamentale tenere un atteggiamento fermo e coerente per un tempo sufficiente a far sì che i bambini sentano che le cose sono cambiate.
In una prima fase ci potrà essere un aumento della sfida e della provocazione, questo perché i bambini mettono alla prova, avendo bisogno di constatare che “facciamo sul serio”. Se tenete duro, gli eccessi man mano si ridurranno e aiuterete il vostro bambino ad acquisire capacità fondamentali per una crescita armonica.
Trovate altri articolo sui limiti e le regole a questi link:
Risponde lo psicologo – Limiti e regole
Impariamo a dare delle regole ai bambini
Il momento del “no!”
Risponde lo psicologo – Le regole e la crisi di opposizione
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino.
Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.