Un disturbo frequente: la sensazione di “pancia gonfia”

Designed by Freepik.com

A chi non è capitato di avere la sensazione di “pancia gonfia”? È una sensazione molto sgradevole e abbastanza frequente, e non dipende in alcun modo da peso: sembra di avere un “palloncino” pieno d’aria nella pancia, accompagnato qualche volta anche da dolore o crampi e collegato alla presenza di gas intestinali, dolori addominali, diarrea o stipsi.

Le cause

Le cause sono diverse e non sempre è facile individuarle: possono perfino essere di origine psicosomatica (per esempio, legate a stati di ansia). Tra le più frequenti ci sono:

  • la perdita di tono nei muscoli della parete addominale (cosa che succede soprattutto nella terza età);
  • l’aerofagia (il fatto che si mangi in fretta, ingerendo aria);
  • una dieta scorretta;
  • la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), che colpisce in particolare le donne;
  • la stipsi, che rappresenta la causa più comune;
  • intolleranze a lattosio, fruttosio o ad altri carboidrati;
  • malattia celiaca, cioè l’intolleranza al glutine;
  • alterazioni della flora batterica dell’intestino.

Che cosa si può fare 

Se il disturbo è legato ad alterazioni della flora batterica intestinale, come può accadere in seguito a una cura antibiotica, si possono assumere per un paio di settimane degli integratori probiotici.
Se invece la causa è legata a intolleranze alimentari, in attesa di approfondimenti che saranno consigliati dal medico, un aiuto può venire dal seguire una dieta low-FODMAP per un paio di settimane, per vedere se i disturbi diminuiscono (ne parliamo più diffusamente in questo articolo: la dieta low-fodmap). Molto brevemente, questo regime alimentare consiste nell’eliminare alcuni alimenti:

  • grano, cipolle, aglio, legumi;
  • lattosio e i suoi derivati (latte e formaggi), incluso il gelato;
  • fruttosio (frutta – soprattutto mele e pere – e miele);
  • albicocche, pesche, prugne, cavolfiori, caramelle e chewing gum.

Dopo un paio di settimane di questa dieta, se il problema sembra ridotto, si può provare a reintrodurre gradualmente questi alimenti, una categoria per volta, per vedere come reagisce il nostro organismo.
In questo modo è possibile fare una prima, generica stima di eventuali intolleranze alimentari che causano i gonfiori addominali.
La dieta low-FODMAP può essere utile anche nel caso della sindrome da intestino irritabile. Sarà comunque lo specialista, poi, a identificare con precisione le cause dl disturbo e a prescrivere il trattamento più adeguato.
Il gonfiore addominale però può essere causato anche da alcune patologie, più o meno gravi: per questo è sempre bene consultare uno specialista ed evitare il fai da te, soprattutto se si tratta di un disturbo ricorrente.

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *