In Val Germanasca, una miniera per scoprire le Alpi

Un bellissimo angolo di Piemonte, che già di per sé vale la gita: la Val Germanasca, a ovest della regione andando verso il Sestrière, un’ampia valle circondata dalle cime delle Alpi Cozie. In questa valle, però, non ci aspettano solo meravigliose passeggiate nel verde, ma anche le scoperta di un bellissimo e insolito museo, perfetto anche per una visita con i bambini: l’Ecomuseo delle miniere.

Le miniere sono quelle del talco bianco, purissimo, ancora oggi estratto da queste montagne. Il bello però è che oggi le miniere sono aperte anche al pubblico, con ben due percorsi di visita: lo ScopriMiniera e lo ScopriAlpi.

ScopriMiniera

Il percorso più adatto ai bambini è il primo, che si svolge lungo la galleria principale della miniera Paola e in un grande sotterraneo adiacente ai cantieri che oggi sono abbandonati, su un’estensione complessiva di circa un chilometro e mezzo di gallerie e cunicoli.
Si parte a bordo del trenino che un tempo portava i minatorii nelle viscere della montagna e si entra nella miniera, per lasciarsi stupire dal silenzio e dal luccichio de tutto particolare del talco (qui si estrae il famoso “Bianco delle Alpi”, una varietà particolarmente pura e pregiata).
E poi inizia il giro, con la guida di persone esperte che raccontano tanti episodi della vita in miniera, permettendo ai visitatori quasi di “toccare con mano” come si svolgeva la giornata dei minatori.

ScopriAlpi

La miniera è però anche una vera “mappa” per svelare tanti segreti sorprendenti sulle rocce e la formazione delle Alpi. Gli scavi infatti hanno portato alla luce diversi strati rocciosi, tra cui uno strado di rocce oceaniche che però, curiosamente, si trovano sopra le rocce di origine continentale.
Come si spiega questo fenomeno? La visita guidata ScopriAlpi, adatta in particolare ai bambini più grandicelli (l’età minima è 8 anni) e a noi adulti, permette di dare una risposta a questi e ad altri misteri affascinanti sulla formazione del nostro più importante sistema montuoso.
La visita si svolge all’interno della miniera Gianna, a grande profondità. Una galleria aperta oltre 60 anni fa e utilizzata fino al 1995, dove gli scavi hanno reso visibile un “contatto tettonico”: una sorte di cicatrice che testimonia lo scontro, avvenuto circa 65 milioni di anni fa, dal quale hanno avuto origine le Alpi: quello tra le placche tettoniche dell’Europa e dell’Asia.
Una visita davvero unica!

 

Informazioni: tenete presente che all’interno della miniera fa freddo, quindi è bene, anche in estate, coprirsi e usare scarpe chiuse e comode. Sul posto poi i visitatori saranno forniti di caschi e di mantelline.
È obbligatorio prenotare (tel. 0121 806987) perché c’è un numero di visitatori massimo per ogni visita (60, la portata del trenino).
L’ecomuseo è aperto da marzo a novembre tutti i giorni, tranne il martedì.
www.ecomuseominiere.it

 

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La miniera di Gambatesa, in Liguria
La miniera di Cogne, in Val d’Aosta

In visita alle antiche miniere dell’isola d’Elba

 

 

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