Le cose da non dire mai ai nipoti

Succede a tutti, prima o poi, di fare qualche “gaffe”, qualche passo falso più o meno grave, con i nostri nipoti, piccoli o grandicelli che siano. Pazienza: quando c’è un rapporto saldo, tutto torna a posto senza problemi!
Non sempre però è così: ci sono delle “gaffe”, delle frasi infelici, delle domande inopportune, che lasciano il segno e che alla lunga possono scavare un fossato tra nonni e nipoti, soprattutto quando il rapporto tra di loro non è così stretto e cementato dal vedersi quasi quotidianamente.

Le cose da non dire mai!

Ecco quindi un piccolo – e assolutamente incompleto – “decalogo” delle cose che dovremmo proprio cercare di non dire mai.
Voi avete altri suggerimenti?

1. “Guarda tua sorella (o tuo fratello) com’è bravo!” (oppure “Tuo fratello/sorella è più bravo di te a…”, con tutte le varianti del caso). Mai fare confronti tra i bambini, e soprattutto tra fratelli, e mai alimentare la rivalità! Invece, sottoliniamo sempre le cose che ogni bambino fa bene, in cui riesce e che gli piace fare!
2. “Tu sei il mio (o la mia) nipote preferita!”. Anche qui, meglio non alimentare la rivalità tra fratelli o cugini, ma al contrario far sentire tutti amati sullo stesso piano – come deve essere – pur nel rispetto delle loro naturali differenze.
3. “A scuola, tuo padre (o tua madre) andava così male: mai che portasse a casa un bel voto!” (con tutte le varianti: “era una schiappa a giocare a calcio”, “era molto pauroso” eccetera). Evitiamo di minare l’autorità dei genitori agli occhi dei bambini! Certo, raccontiamo l’infanzia dei nostri figli, ma dipingendola sempre con un velo di tenerezza e badando a mettere sempre in rilievo le loro qualità: i genitori per i bambini devono esser degli eroi!
4. “Ho visto come lo guardavi (o “ti guardava”)! Scommetto che è il tuo ragazzo!” Che sia detta in tono scherzoso o tenero, a un bambino, a un preadolescente e a un adolescente: in ogni caso, questa frase ce li allontana! Impariamo a rispettare il loro pudore e i loro sentimenti, anche se a noi strappano un sorriso indulgente: i sentimenti sono sempre una cosa seria e profonda, indipendentemente dall’età!
5. “Hai messo su un po’ di chili!” (o al contrario: “Come sei dimagrito!”). Meglio non fare apprezzamenti negativi sull’aspetto dei nostri nipotini, i particolare se riguardano il peso: è un tema decisamente “sensibile”. Facciamo loro dei complimenti che li rassicurino sul loro aspetto, ed evitiamo di far trovare loro, quando vengono a trovarci, quintali di dolci e snack golosi, ma che non giovano certo alla loro salute.
6. “Come mai non hai messo la maglia che ti ho regalato?” (con tutte le varianti possibili). Magari i nostri nipotini sono abbastanza educati da mostrarsi entusiasti quando aprono i regali che abbiamo preparato per loro, e da ringraziarci con calore. Non è detto però che li abbiano davvero apprezzati: evitiamo perciò di metterli in imbarazzo, pretendendo che li sfoggino.
7. “Che cosa dicono di me i tuoi genitori?”. Certo, nessuno di noi farebbe una domanda così diretta, ma molti nonni cercano di interrogare in modo indiretto i bambini per capire “che aria tira”, come sono considerati ella famiglia. Non facciamolo: i bambini sono molto più svegli e pronti a captare anche il non detto di quello che pensiamo e, per quanto indiretta possa sembrarci la domanda, capiscono perfettamente dove vogliamo andare a parare. E per loro non è bello trovarsi tra due fuochi…
8. “Che voto hai avuto?” Certo, a noi fa piacere seguire i progressi, anche scolastici, dei nostri nipoti, però evitiamo di mettere pressione su di loro. Per questo ci sono i genitori. Piuttosto, ritagliamoci il tempo per una bella chiacchierata, chiedendo loro quali sono le lezioni che preferiscono, quali i professori più simpatici, i compagni di classe con cui hanno legato di più… Insomma, cerchiamo di farci raccontare la loro vita e le loro emozioni, il loro punto di vista sulla scuola. Il resto, per fortuna, non è compito nostro!