In viaggio in America, con T.S. Spivet

Lo-straordinario-viaggio-di-T.S.-SpivietAvete voglia di un film pieno di poesia, da vedere con tutta la famiglia (sì, anche con i bambini), ma che piaccia anche a voi? Allora, non perdetevi Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, il nuovo film di Jean-Pierre Jeunet, di cui sicuramente ricordate il poetico Il favoloso mondo di Amélie.

E altrettanto poetico è anche questo film: la storia, trasposizione del libro Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen, di un viaggio; ma anche la storia di una crescita, di una maturazione.

T.S Spivet (Kyle Catlett) è un ragazzo. Anzi, un bambino. Ha dieci anni e vive in uno sperduto ranch del Montana con la sua famiglia: la mamma (Helena Bonham Carter), esperta di morfologia degli insetti, il padre (Callum Keith Rennie), un cowboy nato nel periodo storico sbagliato, una sorella quattordicenne che sogna di diventare Miss America (Niamh Wilson) e il fratello gemello Layton.

Mentre però Layton aspira a fare il cowboy (e muore in un incidente con il fucile), T.S. raccoglie dati e sperimenta. Un piccolo genio, insomma. E sperimentando inventa la macchina a moto perpetuo.

Un giorno, in quel ranch del Montana il telefono squilla: è l’istituto Smithsonian, che vuole conferirgli il premio Baird per la sua invenzione. Nessuno però sa che si tratta dell’invenzione di un bambino…

Così T.S. una mattina all’alba parte, all’insaputa di tutti, per raggiungere Washington e ritirare il premio. E comincia l’avventura, che lo porta ad attraversare mezza America, da ovest a est. Un’America bellissima, immensa, ripresa con una tecnica 3D che riesce a trasmetterci tutta la sua poesia, e descritta attraverso gli occhi del bambino.
Un film riuscitissimo, dunque, che oggi esce nelle sale cinematografiche ma che già quando fu presentato al Festiva Internazionale dei Cinema di Roma ottenne un grande successo. Un successo non solo di critica, ma anche di pubblico, soprattutto dei ragazzi, in prima fila ad applaudire questa storia capace di coniugare poesia e una sottile vena di umorismo.

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