Scoprire il mondo con gli occhi di un bambino

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© Olesia Bilkei | Dreamstime.com

Seguire la crescita di un bambino significa anche avere lo straordinario privilegio di guardare il mondo con i suoi occhi.. e tornare a essere bambini.

Domenica pomeriggio, passeggiata in campagna, lungo una strada un po’ in salita che si snoda in un bosco. Il nipotino, un anno e mezzo di argento vivo inchiodato suo malgrado al passeggino spinto coraggiosamente, anche se un po’ a fatica, a turno da genitori, zii e parenti vari, si agita.
“Legni, legni! Tanti!!!” continua a gridare entusiasta, indicando gli alberi e cercando di liberarsi dalle cinghie che lo tengono fermo (precauzione necessaria: è già stato lasciato libero di scorazzare su e giù a piedi, e siamo tutti provati dagli inseguimenti…).
“Sì, siamo nel bosco!” gli rispondiamo un po’ distrattamente, continuando a chiacchierare, senza capire bene il perché di questo entusiasmo.

Lunedì pomeriggio, a casa. Televisione accesa, cartone animato… All’improvviso il nipotino si agita: indica lo schermo e comincia a gridare: “Legni, legni tanti! Bosco!” (non provo neanche a trascrivere il suo adorabile modo di storpiare le parole…).

E allora capiamo: per lui la passeggiata di domenica era stata la scoperta del bosco! Che meraviglia per lui, e che tenerezza per noi. Ah, poter guardare il mondo con i suoi occhi, scoprire la dimensione magica e favolosa anche delle cose che ormai non guardiamo più, che ci passano davanti agli occhi senza che neppure le notiamo. Poterci incantare, come fanno i bambini, a osservare la perfezione di cose minute a cui non attribuiamo importanza, poter seguire quel filo invisibile che tesse il pensiero nella loro testolina sempre in azione…

Certo, questo oggi per noi è impossibile. Come è facile, se appena ci distraiamo, perderci i momenti magici delle loro scoperte. Possiamo però cercare di vedere il mondo con i loro occhi, scoprire che una coccinella non è poi così piccola e fa solletico se cammina sulla mano, che l’erba del prato è ben più alta di quello che sembra a noi, che una margheritina ha un profumo straordinario, che una foglia secca crepita e si sbriciola se la stringiamo nella mano, che il muschio è soffice… Insomma, “con un bambino per mano il mondo si amplia, si rinnova, rinasce un’altra volta”, come scrive Silvia Vegetti Finzi in Nuovi nonni per nuovi nipoti, un libro che ogni nonno dovrebbe leggere. E ognuno di noi torna a essere bambino.

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