Festa dei nonni – Tanti nonni diversi… un solo amore

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Diventare nonni è un grandissimo dono, è sperimentare una nuova forma di amore e di tenerezza. Una tenerezza e un amore forse, per molti di noi, più sereni di quelli che abbiamo provato quando siamo diventati genitori e ci sentivamo investiti dalla grandissima responsabilità di far crescere i nostri figli, le nuove vite che ci venivano affidate. Ma anche un po’ venati dalla malinconia della consapevolezza che la grande ruota della vita ha orma quasi completato il suo giro, e che gli anni che ci rimangono sono meno di quelli che abbiamo vissuto.
Se però l’amore e la tenerezza sono uguali per tutti i nonni, diverso è il modo di ognuno di “interpretare” questo nuovo ruolo; ed è una piccola “sfida” che la vita ci pone, tanto per non farci adagiare troppo sulle nostre piccole certezze.

Ci sono i nonni che esprimono la propria tenerezza prima di tutto verso i figli/genitori, riempiendoli di attenzioni… talvolta un po’ eccessive, tanto da rischiare qualche altolà che può generare più di un malinteso. Ci sono i nonni indaffarati, quelli che lavorano ancora e hanno tanti impegni, e che fanno i salti mortali per ritagliarsi dei momenti per i nipoti. Ci sono i nonni già in pensione che, invece, si mettono a disposizione totale, anche sovvertendo completamente la propria vita e spostando i propri impegni modo da poter essere pronti a rispondere a ogni richiesta. Ci sono i nonni che abitano lontano, che vivono in attesa della videochiamata, della foto o del filmato, aspettando di potersi ritagliare qualche giorno per andare a trovare i nipotini; e ci sono quelli che abitano accanto ai figli, e che magari sbuffano un po’ perché, con la scusa della vicinanza, trovano che i figli diano troppo per scontata la loro disponibilità.
Ci sono i nonni che raccontano le fiabe, quelli che cantano le ninnenanne, quelli che sono bravissimi a fare i lavoretti… Ci sono i nonni che preparano i manicaretti e quelli che non vedono l’ora di portare i nipoti con sé in montagna. Quelli che conoscono i nomi di ogni pianta e quelli che insegnano ad andare in bicicletta. Ci sono i nonni che aiutano a fare i compiti e accompagnano i nipoti al corso di nuoto o di inglese e quelli che non vedono l’ora di poterli portare qualche giorno in campagna per trasmettere loto l’amore – e la sapienza – dell’orto…

Insomma, ci sono tanti nonni diversi. Il desiderio di tutti, però, è quello di poter lasciare una piccola traccia di sé nei nipotini, un ricordo che li accompagni tutta la vita, qualcosa che, come le madeleine di Proust, li richiami alla loro  memoria anche quando non ci saranno più. Ed è questo l’augurio più grande per la festa dei nonni!

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