Autunno: nuovi impegni per i nonni!
Ma chi l’ha detto che quando i nipoti crescono gli impegni per i nonni si alleggeriscono? Basta vedere che cosa succede proprio ora, alla ripresa delle scuole, quando le famiglie, finite le vacanze estive, organizzano le attività pomeridiane per i bambini. Calcio o tennis, pallavolo o karate; e poi inglese, corso di musica, corso di pittura… tutte attività bellissime; ma tutte attività che, soprattutto quando le mamme lavorano e i nonni non vivono lontani, sono programmate contando sul loro robusto aiuto. Ed è certo un impegno non meno gravoso di quando i piccoli andavano “solo” al nido o alla scuola materna; anzi, ora tra uscita da scuola, merenda, compiti, accompagnamenti e attese per la fine delle lezioni, è perfino più faticoso di prima.
Ce la sentiamo? Per la gran parte di noi nonni (almeno, quelli che godono ancora di una salute discreta e non abitano troppo lontano dai figli), la risposta è sì. Certo, dobbiamo stare attenti a prendere accordi precisi con i genitori (o più o meno precisi: come rifiutare di dare una mano quando c’è un imprevisto?) e a non gravarci da troppi impegni, in modo da lasciare del tempo per noi stessi; ma è anche una grande opportunità per noi, per continuare a essere vicini ai nipoti e a far parte della loro vita anche quando si attenua la necessità di un accudimento pressante.
I bambini crescono in fretta, anzi fin troppo in fretta per noi nonni, e crescere significa anche che diventano via via più autonomi: hanno le loro amicizie, le loro passioni, i loro interessi che non sempre capiamo, e pian piano li vediamo allontanarsi da noi. Accompagnarli nelle attività pomeridiane vuol dire prolungare il legame che abbiamo stabilito nell’infanzia, quell’infanzia così breve se vista con gli occhi dei nonni; significa continuare a far parte della loro vita, conoscere i compagni con cui stanno crescendo, farsi raccontare le esperienze, condividere le emozioni. È ben di più che andare a fare il tifo nelle partite o ad applaudire ai saggi di fine anno; vuol dire condividere anche le frustrazioni, entusiasmarsi per i piccoli successi di ogni giorno, essere chiamati a incoraggiare per superare gli ostacoli e i momenti di scoramento…
Se possiamo farlo, è un privilegio di cui essere grati alla vita, ed è un regalo che ci fa questo tempo inquieto in cui viviamo. Pensate solo a qualche generazione fa, ai nostri nonni o anche ai nostri genitori: ben pochi di loro (anche quelli che hanno raggiunto un’età ragguardevole) avrebbero avuto la possibilità di seguire così a lungo, e con un ruolo così attivo, la vita dei nipoti. Cerchiamo allora di goderci ogni momento, perché i bambini fanno presto a trasformarsi in ragazzi e i ragazzi in adulti, e via via che il tempo passa è inevitabile che noi nonni ci ritroviamo un po’ più lontani dal centro della loro vita.