In visita con i bambini al Museo dei presepi Maranatha

“Maranatha” è una parola aramaica, la lingua parlata in Palestina ai tempi di Gesù, e significa “Vieni, Signore nostro”.
Non è un caso, dunque, se è stata scelta proprio questa parola per dare il nome al Museo dei Presepi di Lutago, in Valle Aurina (Alto Adige). Ed è un museo da visitare, se siete in Alto Adige: facile da raggiungere (si trova in via Rio Bianco, una piccola stradina che si dirama dalla strada della Valle Aurina), regala emozioni tutto l’anno, ma in particolare in questo periodo carico di significati religiosi.
Nella Valle Aurina la tradizione del presepe è sempre stata presente, affiancata solo tardi da quella dell’albero di Natale. E il museo ci parla proprio di questa tradizione, che in Valle Aurina si sposa con quella dell’intaglio del legno, in cui gli scultori della valle sono sempre stati maestri.

Il Museo dei Presepi Maranatha (Krippenmuseum Maranatha) espone diversi presepi di arte popolare tirolese, curati in ogni dettaglio e che costituiscono anche una testimonianza preziosa della civiltà della valle. La ricostruzione delle case, dei fienili, degli oggetti di uso quotidiano, dei metodi di coltivazione e di allevamento del bestiame, dei costumi… tutto ci racconta come vivevano i valligiani, in tempi neanche tanto remoti, realizzando autonomamente, con i materiali a disposizione, gli utensili e gli oggetti necessari per i più diversi usi.
Accanto a questi presepi tirolesi, il museo ospita anche presepi moderni e orientali, oltre a un grande presepe di 70 metri quadrati, con figure a grandezza naturale.

Il Museo dei presepi Maranatha è però anche più di questo: è un museo dedicato alla tradizione dell’intaglio del legno nella valle. C’è per esempio una sezione dedicata alle maschere, soprattutto del diavolo (ma anche di streghe), utilizzate ancora oggi nella tradizionale sfilata dei Krampus, che in Alto Adige si svolge tra fine novembre e inizio dicembre. E c’è la ricostruzione di un fienile tradizionale altoatesino del XVIII secolo, realizzata utilizzando il legno di Maso Holzlechn di Predoi.
Ma c’è anche il Gardino delle sculture, uno spazio di 1300 metri quadrati dove sono esposte opere d’arte di diversi Paesi e dove ammirare un tronco di cirmolo vecchio di oltre 500 anni, con molte ramificazioni, che simboleggia l’incredibile capacità della natura di plasmare realizzazioni meravigliose. E c’è l’atelier di Lukas Troi, uno degli scultori più affermati della valle.

Che aspettate, allora? Andate a visitarlo con i nipoti, e raccontate loro, attraverso i particolari dei presepi esposti, come si viveva un tempo sulle Alpi!

Informazioni: www.krippenmuseum.com

Ecco alcune immagini del museo

 

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