Nonni nelle famiglie ricostituite – Il rapporto con i “primi” partner

Quando i figli si separano, spesso per i nonni si apre anche il problema di gestire la relazione con i primi mariti o le prime mogli dei propri figli.  Un problema delicato, che ha mille sfaccettature diverse. Ce ne parla la professoressa Costanza Marzotto (Università Cattolica di Milano), che sul nostro sito è già intervenuta alcune volte sul delicato tema delle famiglie ricostituite.

Un tema delicato, su cui soffermarci, è quello delle relazioni dei nonni con i primi mariti/le prime mogli dei propri figli.
Molti di loro già prima del matrimonio, quando i figli vivevano ancora in casa, avevano “gestito” situazioni complesse, con cambi di fidanzati/fidanzate, ai quali magari tutti in famiglia si erano affezionati e che avevano cominciato a considerare “di casa”. E anche allora ai nonni (allora genitori) era chiesto un ascolto, una comprensione non sempre facile, per restare accanto ai figli lasciando crescere le competenze affettive di ciascuno di loro.
Adesso che, dopo essersi sposati, questi si sono separati o divorziati, la complessità si fa più intricata, e comprensibilmente molti nonni desiderano restare legati anche alle prime mogli o ai primi mariti, con cui negli anni si è stabilita una relazione più o meno intensa, soprattutto se dal matrimonio sono nati dei figli.

Anche nella coppia dei nonni spesso il problema della relazione con i primi partner genera discussioni: a volte uno è per la continuità della relazione, ma l’altro è di parere diverso. In questi casi, è necessario un intenso dialogo per mettere in atto azioni concordate e trasparenti. A volte può essere utile verificare con il proprio figlio (o con la propria figlia) che cosa è utile fare e come, per non complicare ulteriormente la situazione. E poi, talvolta si desidera anche mantenere un buon rapporto con i consuoceri, anch’essi persone presenti da tempo nella vita propria e dei nipoti.

Ognuno ha la sua storia, non ci sono strategie adatte ogni situazione, ma per ogni scelta ci saranno dei pro e dei contro e ciascuno dovrà trovare la sua strada. L’importante è non alzare o abbattere muri, ma valutare le possibili conseguenze per le varie generazioni, tenere presente che la famiglia è un organo complesso e in cui ognuno è connesso agli altri e cercare il significato e le conseguenze di ogni comportamento, per il benessere sia proprio che per gli altri. Per citare i miei maestri Eugenia Scabini e Vittorio Cigoli, i legami sono eterni e la posta in gioco è che questo valore sia tramesso e portato in salvo anche per i nipoti.

Professoressa Costanza Marzotto
Università Cattolica di Milano

La dottoressa Marzotto conduce Gruppi di condivisione per nonni con figli separati presso il Servizio di Psicologia clinica per la coppia e la famiglia dell’Università Cattolica di Milano, Via Nirone 15- tel. 02 72345961 – [email protected]

 

Trovate altri contributi della professoressa Costanza Marzotto sullo stesso tema a questi link:
I nonni nelle famiglie ricostituite: accogliere il nuovo partner
I nonni nelle famiglie ricostituite: un aiuto ai nipoti
Nonni e famiglie: uno sguardo dal drone

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