Tocatì: a Verona, un weekend con i giochi di una volta
Vi ricordate quando, da bambini, costruivamo una pista (sulla sabbia, in cortile o per strada) e giocavamo con i tappi? Certo, era un gioco più da maschi, ma anche le bambine un po’ “maschiaccio” si divertivano un mondo, quando erano “ammesse” al gioco. E poi, non si trattava di semplici tappi: quelli più organizzati tra noi creavano dei veri capolavori, appiccicando sopra ogni tappo (di quelli di metallo, a corona, che si usano nelle bottiglie di vetro) la figurina di uno dei campioni di ciclismo del tempo, magari presa dai doppioni di quelle raccolte Panini che all’epoca tutti abbiamo fatto (e vi ricordate che scambi frenetici, la mattina prima dell’inizio delle lezioni?).
Tornare bambini a Verona
Beh, se avete voglia di tornare a quei tempi per un giorno (o per un intero weekend), vi basta andare a Verona, dove tra il 12 i il 15 settembre si svolge Tocatì – Festival internazionale dei giochi di strada. E portate con voi i nipotini: sarà l’occasione perfetta per giocare insieme, ma anche per raccontare loro tanti episodi della nostra infanzia, o di quella dei loro genitori.
Tocatì (‘tocca a te’, in dialetto veronese – ma a dire il vero anche in altri dialetti…) è un festival tutto dedicato al gioco, nella convinzione che attraverso il gioco, non a caso dichiarato dall’Unesco “patrimonio immateriale dell’Umanità”, si trasmettono valori e saperi, si impara a stare insieme, ci si mette alla prova in un sano spirito di competizione bonaria e divertita.
Non solo giochi italiani
Il festival ospita giochi tradizionali non solo italiani, ma anche di altri Paesi europei. Ogni anno un Paese ospite d’onore, che ci mostra i suoi giochi tradizionali.
E poi, giochi urbani (Parkour, Street Boulder…) e giochi da tavoliere (dama, scacchi, ma anche i più insoliti Go e Carrom).
E sono in programma anche dei laboratori di gioco, per imparare a costruire cerbottane o per giocare tutti insieme al gioco dell’oca, ma anche per sfidarsi al Gioco della città, praticato in Grecia fin dal V secolo a.C., o al Giocagoccia, un gioco di abilità in cui i contendenti deovono fare un percorso con recipienti colmi d’acqua, naturalmente badando a non spanderne neanche una goccia!
La città si trasforma in un parco giochi
Insomma, per quattro giorni il centro storico di Verona, vestito a festa e sgombro dalle auto, diventerà un vero parco giochi. Ma non solo: a Tocatì sono in programma anche tanti altri appuntamenti: concerti, danze e spettacoli (compreso uno spettacolo teatrale per ragazzi), incontri con scrittori, giornalisti, editori, studiosi che portano le loro riflessioni sul tema del gioco e della sua centralità nella formazione e nella vita di ognuno di noi.
Giochi per tutti
I giochi, infatti, sono il vero cuore della manifestazione. E a ogni passo si scopre un gioco nuovo, spettacolare o curioso. Qualche esempio? Sa badrunfa, il gioco della trottola tradizionale in Sardegna, dove dà luogo e vere e proprie sfide; il pallone al bracciale, un gioco attestato già nel Medioevo; il Tirullasticu, il tiro con una fionda artigianale fatta con un rametto a forcella e un elastico; Sburla la roda, una gara tradizionale che consiste nel far rotolare una balla di paglia di 250 kg lungo un percorso; la Rouotta,un gioco con le bocce che si svolge a Lillanes, in Valle d’Aosta, un solo giorno all’anno, quello dopo Natale. E potremmo continuare… Insomma, un appuntamento divertente e curioso, a cui andare insieme ai nostri nipotini, per raccontare loro come si giocava ai nostri tempi, quando i videogiochi non esistevano.
Informazioni: www.tocati.it
Mai stato a Verona.