Nonne e mamme: il passaggio di testimone
Mamme e figlie: un rapporto che col tempo cambia, senza perdere di intensità. Anche quando – o forse, soprattutto quando – le figlie diventano mamme e le mamme nonne. È lì che noi nonne acquistiamo la consapevolezza di aver passato il testimone. La proviamo quando guardiamo la tenerezza di nostra figlia, ora mamma, verso i suoi bimbi; quando ci riconosciamo nei gesti, negli sguardi, nel sorriso, nel modo di giocare con loro o di cucinare quel piatto che era il nostro pezzo forte, nei pranzi familiari; quando riviviamo in lei e con lei le ansie per le malattie, i dubbi su come trasmettere ai figli i valori su cui fonderanno la propria vita, le preoccupazioni per gli studi… È allora che noi nonne avvertiamo di essere diventate “radici”, che la famiglia che le nostre figlie e i loro compagni stanno costruendo, e che certamente è per tanti versi diversa dalla nostra, attinge però la sua forza da quello che siamo riuscite a costruire e a trasmettere.
Per questo la festa della mamma è anche un po’ la festa delle nonne, le mamme di tanti anni fa, che ancora oggi continuano a essere presenti nelle famiglie dei figli con la loro tenerezza ma anche molto spesso con la concretezza del loro aiuto, con il regalo del loro tempo.
E se è vero che la nascita di un bimbo o di una bimba è sempre una specie di “terremoto” che comporta aggiustamenti piccoli e grandi in tutti gli assetti familiari, è vero anche che arricchisce di nuove, inaspettate sfumature anche il rapporto tra noi nonne e le nostre figlie. È come se fosse giunto a compimento un processo iniziato tanti anni prima, con la nascita dei figli: tutto si ridisegna intorno a questa nuova vita, che è una ripartenza su basi diverse e ridefinisce tutti i rapporti, ma che ci regala anche la gioia di sentire che il cuore si allarga, sperimenta nuove, inaspettate sfumature di tenerezza e di amore. È per noi nonne un allungare lo sguardo verso orizzonti lontani, un affacciarci a finestre aperte su mondi che non conosceremo; ma ci basta guardare i nostri figli, i loro gesti, il loro modo di “interpretare” il ruolo difficile ma entusiasmante di essere genitori, per sapere che, al di là delle profonde differenze che marcano i passaggi di generazione, qualcosa di noi vive in loro, che nella mamma di oggi c’è qualcosa di quella di ieri. Quindi, tanti auguri mamme… e nonne!