Star bene – La dermatite allergica da contatto
Capita per esempio quando indossiamo un certo paio di orecchini, o quando usiamo un tipo di sapone particolare, o ancora quando togliamo lo smalto con un solvente, oppure anche quando entriamo in contatto con alcune piante. È allora che avvertiamo un fastidioso arrossamento, un prurito, talvolta notiamo anche vescicole o croste, o la pelle che si desquama. Sono i sintomi della dermatite allergica da contatto. E non è detto che compaiano la prima volta che entriamo a contatto con le sostanze che la provocano: capita anzi che ci accorgiamo che a provocarci questi sintomi sono degli orecchini o una collana che abbiamo già indossato diverse volte, o un sapone che abbiamo già usato in passato, e che magari ci piace particolarmente per il suo profumo. Sì, perché la dermatite non sempre si sviluppa subito: qualche volta il nostro organismo reagisce immediatamente alla sostanza irritante, mentre in altri casi è come se si sensibilizzasse a poco a poco, e i disturbi compaiono solo dopo diverse esposizioni.
Da quali sostanze è provocata?
Ma quali sono le sostanze che più spesso provocano questa reazione? Sono molte, e di diverso tipo; ad esempio:
- gli acidi;
- i solventi (come l’acetone per lo smalto delle unghie);
- i conservanti (anche dei cosmetici):
- la gomma (come il lattice);
- i profumi
- i saponi e i detergenti;
- i metalli (per esempio, il nichel che si trova in alcuni gioielli);
- alcune piante (come le stelle di Natale o l’edera velenosa)…
Con alcune di queste sostanze si viene a contatto per ragioni lavorative; altre invece fanno parte della nostra vita quotidiana. Pensiamo solo al nichel degli orecchini, ai guanti di lattiche, alle tinte per capelli, ai profumi…
Come si fa la diagnosi?
Una diagnosi precisa può essere fatta solo con una visita allergologica, in cui il medico valuta se il paziente è entrato a contatto con sostanze che possono provocare questo disturbo.
Sarà poi lo specialista a consigliare eventualmente di effettuale un test specifico, il patch-test, che consiste nel mettere sulla schiena del paziente dei cerotti in ognuno dei quali è presente una sostanza che può provocare la dermatite da contatto. Trascorse 48 ore, se la pelle intorno ad alcuni cerotti si è arrossata o dà prurito siamo in presenta di una reazione allergica a quella determinata sostanza.
Come si cura?
Una volta fatta la diagnosi, la prima cosa da fare è evitare il contatto con la sostanza che provoca l’allergia. Per ridurre l’infiammazione, sarà poi lo specialista a consigliare eventualmente creme a base di cortisone, da usare solo per il periodo indicato, oppure antistaminici per ridurre il prurito, o ancora creme per idratare la pelle.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.