Mangiare bene, fin dai primi mesi
I medici sono concordi: impostare fin dai primissimi mesi di vita (anzi, fin dalla gravidanza) una corretta alimentazione è fondamentale per evitare il rischio di obesità e di malattie metaboliche (ad esempio il diabete) negli anni successivi. Eppure, secondo una ricerca condotta da GfK Eurisko, il 68% dei genitori e di chi si occupa dei bambini non ne è pienamente consapevole, anzi pensa che il problema di una corretta educazione alimentare si presenti più tardi, dopo lo svezzamento.
Invece, i pediatri sottolineano che una malnutrizione o una nutrizione scorretta (in termini non solo quantitativi, ma anche qualitativi) già a partire dalla gravidanza e in alcuni periodi “critici” come l’allattamento e lo svezzamento può avere un impatto negativo per la salute e la crescita del bambino.
“Già a partire dalla vita intrauterina il feto risulta esposto a eccessi e carenze nutrizionali da parte della madre che possono influenzare la sua salute futura” dice il professor Zuccotti, direttore della cattedra di Clinica Pediatrica dell’ Università di Milano. “Dopo la nascita, il latte materno rappresenta l’alimento ottimale per il neonato ed è in grado di apportare numerosi altri benefici a lungo termine sulla salute dell’individuo. Ma anche i periodi del divezzamento e della prima infanzia sono cruciali; gli alimenti proposti al bambino devono essere scelti accuratamente per rispondere in maniera ottimale alle esigenze nutrizionali di un organismo in crescita”.
Insomma, gravidanza, allattamento, svezzamento e alimentazione nella prima infanzia sono momenti determinanti per prevenire l’insorgere di patologie nell’adulto.
[TOC]L’alimentazione in gravidanza
Già durante la gravidanza bisogna quindi prestare attenzione a quello che si mangia: una mamma che mangia troppo poco, o viceversa che mangia “per due” (come si diceva un tempo) obbliga il bambino nel suo grembo a “difendersi” modificando il suo metabolismo, e queste modifiche possono influenzare la sua salute futura.
Quali sono i rischi? Se la mamma mangia troppo, il bambino, anche quando non nasce sovrappeso, è più esposto al rischio di sviluppare non solo obesità, ma anche ipertensione arteriosa e diabete mellito.
Al contrario, se la mamma mangia troppo poco il bambino può avere dei ritardi nel suo sviluppo e nascere sottopeso.
I primi mesi
Nei primi 4-6 mesi, l’ideale sarebbe poter allattare il bambino al seno. Il latte materno è sicuro, fornisce un apporto proteico ottimale, è ricco in acidi grassi polinsaturi e contiene ormoni in grado di favorire la regolazione del senso di fame e sazietà del lattante.
I pediatri pongono l’accento in particolare sul basso apporto proteico del latte materno, che protegge dal rischio di sviluppare sovrappeso e obesità.
Lo svezzamento e i primi anni
Il periodo dello svezzamento, come quello immediatamente successivo, è un momento fondamentale per impostare corrette abitudini alimentari: gli alimenti proposti al bambino devono essere scelti accuratamente per rispondere in maniera ottimale alle esigenze del suo organismo in crescita.
Anche in queste fasi i pediatri pongono l’accento sulla necessità di evitare di somministrare ai bambini troppi alimenti proteici: tra gli 8 e i 24 mesi, le proteine devono costituire non più del 15% del totale, altrimenti si rischia in futuro di sviluppare sovrappeso e obesità.
Importante inoltre limitare la quantità di zuccheri e di sale, in modo che il bambino acquisisca corrette abitudini alimentari che in futuro lo aiuteranno a prevenire il diabete e l’ipertensione arteriosa. E poi, naturalmente, attenzione alle quantità: le porzioni devono essere adeguate, ma non troppo abbondanti.
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