La storia del vestito di Arlecchino

Una bellissima storia che ci manda Maria Domenica, una nonna che ci segue sul sito. Una storia che parla di amicizia e solidarietà. Eccola, per leggerla a tutti i nostri nipotini.

Arlecchino era un bambino che viveva ad  Almenno San Salvatore, un grazioso paesino in provincia di Bergamo.
Tutti gli volevano bene perché era gentile e buono con grandi e piccini.
Era povero, povero, povero. La sua mamma era una cameriera e qualche volta non lavorava. Vivevano in una casupola che si trovava lungo la strada che portava sui monti. La casetta era semplice, pulita e ordinata.
Nonostante fossero poveri, erano felici perché si accontentavano  di quello che avevano.

Gli ultimi giorni di Carnevale si avvicinavano e in paese tutti parlavano della festa che si sarebbe tenuta di lì  a poco. Tutti  i bambini parlavano degli abiti  e delle maschere che avrebbero indossato.
Colombina, una graziosa  bambina che proveniva da Venezia gli chiese: “Tu, Arlecchino, che cosa metterai per la festa?”
“lo???… Indosserò quello che indosso ora. Verrò a vedervi e mi divertirò lo stesso”.
Sapeva, infatti, che la sua mamma non aveva danaro da spendere per un vestito nuovo.

I compagni di scuola parlarono fra loro a bassa voce, e il giorno dopo tutti portarono un pezzetto di stoffa che le loro mamme avevano trovato frugando nel cestino del cucito.
Aimè… s’accorsero che i pezzetti erano di diversi  colori.
Non ci avevano pensato e rimasero rattristati.Come fare? Non volevano che Arlecchino fosse senza vestito per la festa.
“Non temete!”  disse Arlecchino. “La mia mamma penserà cosa si può fare con questi pezzetti colorati”.
Tornato a casa mostrò alla sua mamma tutti quei ritagli e lei lo rassicurò con un bel sorriso.
Arlecchino sapeva che la sua mamma gli avrebbe fatto qualcosa di bello. E così fu.

Durante la notte, alla luce di una candela, la sua mamma cucì insieme tutti  i pezzetti  e confezionò un bellissimo e allegro vestitino colorato.                                                                                                                                                              Arlecchino, vestito a quel modo, uscì per le vie saltando e cantando perché aveva un bel vestito nuovo.
 Tutti gli fecero grande festa, e a tutti piacque quell’originale vestitino. Quell’ abito sembrò, a tutti,   ancor più bello  perché  ogni bimbo aveva compreso che mettendo insieme quelle piccole pezzuole aveva contribuito a creare una meraviglia.
Il vestito di Arlecchino divenne il simbolo dell’amicizia e della bontà dei bambini e della solidarietà delle loro mamme.

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2 commenti su “La storia del vestito di Arlecchino

  1. L’ ho letta a mia sorella e le è piaciuta. Quando ero piccola, la mia insegnante me l’aveva raccontata e l’ho ritrovata, mi ha portato al passato. Grazie mille per questo ricordo!

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