In visita al Museo Storico dei Pompieri di Manfredonia (Puglia)
Uno spazio di 2500 metri quadrati interamente dedicato a quelli che sono forse i più popolari eroi del nostro tempo: i pompieri. Uno spazio da visitare con i nipoti; anzi, ancora di più: uno spazio in cui i bambini possono immergersi sognando di diventare essi stessi pompieri e imparando alcuni piccoli ma preziosi elementi dell’”arte del salvataggio”.
Tutto questo, e ancora di più, è il Museo Storico dei Pompieri di Manfredonia (Foggia), creato da Michele Guerra e inaugurato nel 2017 all’interno della Cittadella della Sicurezza e della Formazione.
Un museo tutto da scoprire e che per i bambini costituisce una vera esperienza a tutto tondo. Il percorso museale infatti è scandito da tre aree ludiche fatte apposta per i più piccoli. Nella prima, posta all’inizio della visita, i bambini si vestono da pompieri e hanno a disposizione diversi giochi a tema; nella seconda si divertono con i giochi della tradizione, quelli “del tempo dei nonni” (tiro alla fune, corsa coi sacchi, salto della corda…); l’ultima, alla fine del percorso di visita, è davvero coinvolgente: i bambini possono sperimentare le tecniche di spegnimento dei fuochi con estintori veri a CO2 e una vasca di simulazione delle fiamme. Alla fine del percorso, per un momento di puro divertimento, sono a loro disposizione i giochi gonfiabili a tema.
Ma non basta: i piccoli visitatori vengono premiati con l’attestato del “Piccolo Pompiere” e un cartoncino rigido che potranno ritagliare a casa con i genitori per realizzare l’autoscala dei Vigili del Fuoco.
Un museo a misura di bambino, dunque, ma un vero museo storico ricchissimo e molto interessante anche per “i grandi” perché, grazie ai circa 3000 reperti esposti (tutti originali) permette di fare un viaggio a ritroso nel tempo, raccontando come ha funzionato il servizio pompieristico nel nostro Paese nel corso dei secoli.
Il percorso di visita si articola in diversi padiglioni che espongono cimeli unici come un carro-lettiga, lettighe di varie epoche, un’ambulanza trainata da cavalli, uniformi, attrezzature, mezzi di salvamento aerei (la rete di salvataggio, i teli circolari da salto, quelli tubolari…), oltre a una ricca collezione di attestati, regolamenti, libri e stampe: tutti materiali che permettono di ricostruire la storia dei pompieri. Nell’ultimo padiglione ci sono infine i sistemi di allarme (campane, tamburi, fischietti, telefoni posizionati nei quartieri…) usati nel tempo per allertare le popolazioni in caso di incendi.
Finito qui? Nient’affatto! Il museo offre anche la possibilità di una coinvolgente esperienza in realtà virtuale grazie a grandi monitor distribuiti sulle pareti che non solo proiettano scene di incendi, ma comprendono anche tre exhibition. Nella prima, il visitatore partecipa (naturalmente in modo virtuale) all’azione di canadair ed elicotteri impegnati a prelevare l’acqua del mare per spegnere un incendio; nella seconda, “vive” l’incendio di una palazzo nella seconda metà dell’Ottocento, con il salvataggio delle persone che scivolano sui teli; nella terza, che cambia ogni mese, si trova sulle scene di alcuni dei più pericolosi incendi della nostra epoca (da quello di Notre-Dame all’attacco alle Torri Gemelle o all’incendio della Teatro la Fenice…).
Una visita intensa ed entusiasmante, dunque, per i nostri nipotini, ma anche per noi. E, alla fine, avrete anche voi bisogno di una sosta nell’accogliente caffetteria del museo!
Informazioni: museostoricopompieri.it
Ecco alcune immagini del museo